25 aprile
Forse non farò
cose importanti,
ma la storia
è fatta di piccoli gesti anonimi,
forse domani morirò,
magari prima
di quel tedesco,
ma tutte le cose che farò
prima di morire
e la mia morte stessa
saranno pezzetti di storia,
e tutti i pensieri
che sto facendo adesso
influiscono
sulla mia storia di domani,
sulla storia di domani
del genere umano.
Italo Calvino ha ricordato in molti dei suoi scritti, e con non poca difficoltà, i suoi ricordi di guerra partigiana; le emozioni, i rischi, le ansie che lo hanno legato a queste narrazioni. Scriveva ne Il sentiero dei nidi di ragno (1947) “Questo è il significato vero della lotta: una spinta di riscatto umano da tutte le nostre umiliazioni. Questo il nostro lavoro politico: utilizzare anche la nostra miseria umana per la nostra redenzione, così come i fascisti utilizzano la miseria per perpetuare la miseria, e l’uomo contro l’uomo”.
Auspicava Italo un’epoca nuova, senza rabbia né armi. Noi condividiamo il suo tesso urlo: “Tutto servirà se non a liberare noi, a liberare i nostri figli, a costruire un’umanità senza più rabbia, serena, in cui si possa non essere cattivi”
SOund36 non china la testa e con Calvino prende la strada dei monti. Ci vediamo lassù, sulla vetta. Resistenza. Sempre
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