SOund36

SOund36 Anno 13 N. 558

Scritto da Annalisa Nicastro

“Io sono l’altro sono quello che spaventa sono quello che ti dorme nella stanza accanto. Io sono l’altro puoi trovarmi nello specchio, la tua immagine riflessa, il contrario di te stesso. […]
Sono quello che ti anticipa al parcheggio e ti ritarda la partenza
il marito della donna di cui ti sei innamorato, sono quello che hanno assunto quando ti hanno licenziato; Quello che dorme sui cartoni alla stazione, sono il nero sul barcone; sono quello che ti sembra più sereno
perché è nato fortunato o solo perché ha vent’anni in meno.
Quelli che vedi sono solo i miei vestiti adesso facci un giro e poi mi dici” Questo è l’incipit di “Io sono l’altro” di Niccolò Fabi, canzone vincitrice per il 2020 al  Premio Amnesty International Italia nella sezione big, che premia ogni anno il migliore brano sui diritti umani pubblicato nell’anno precedente.  
Il 10 dicembre ricorre la Giornata Mondiale dei Diritti Umani, qui su SOund36 abbiamo scelto questa canzone per sottolineare che noi siamo un altro rispetto agli altri, a cui siamo legati da un’interdipendenza preziosa. C’è bisogno di piu’ comprensione ed empatia tra gli esseri umani per fermare sempre di piu’ la catena di violazioni dei diritti umani a cui assistiamo quotidianamente.

– Il quartetto inglese dei Pineapple Thief dimostra con il nuovo album di essere una delle migliori rock band degli ultimi decenni

– I Mythology miscelano Hard e Prog Rock con sfumature di Jazz e nel nuovo lavoro si ispirano a Italo Calvino

– Abbiamo intervistato, Miglio, istrionica poetessa metropolitana per addentrarci meglio nel suo progetto musicale

– Album minimale ma anche seminale quello dei Lila Engel perchè è un dedalo articolato su piu’ livelli di comprensione

– Il disco dei Grand Guignol Diabolique è attuale e prende spunto dall’Hard Rock piu’ tradizionale

Stefano Calvano è un nomade del suono, alla ricerca costante del sogno

About the author

Annalisa Nicastro

Mi riconosco molto nella definizione di “anarchica disciplinata” che qualcuno mi ha suggerito, un’anarchica disciplinata che crede nel valore delle parole. Credo, sempre e ancora, che un pezzetto di carta possa creare effettivamente un (nuovo) Mondo. Tra le esperienze lavorative che porterò sempre con me ci sono il mio lavoro di corrispondente per l’ANSA di Berlino e le mie collaborazioni con Leggere: Tutti e Ulisse di Alitalia.
Mi piacciono le piccole cose e le persone che fanno queste piccole cose con amore e passione. E in ultimo vorrei dire che mica sono matta, ma solo pazza. Pazza di gioia.

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