SOund36

SOund36 Anno 12 N. 531

Scritto da Annalisa Nicastro

La copertina di questo numero omaggia Lauryn Hill che ha scelto sempre di cantare con amore e per amore. Miseducation è uno dei migliori album di sempre, grazie al quale la Hill è diventata la prima donna a ottenere cinque Grammy Awards in una sola serata, nel 1999, record poi eguagliato da altre quattro artiste: Alicia Keys (2002), Norah Jones (2003), Beyoncé (2004) e Amy Winehouse(2008) – e infine battuto nel 2010 da Beyoncé, che ne ha vinti 6 ed eguagliato nel 2012 da Adele. Con questa canzone contenuta nel suo bellissimo album Lauryn Hill cantava “One day you’ll understand, Zion […] everybody told me to be smart, Lauryn, baby use your head but instead I chose to use my heart. Now the joy of my world is in Zion, How beautiful if nothing more I’ve never been in love like this before. Now let me pray to keep you from the perils that will surely come. And I thank you for choosing me to come through unto life to be” (trad.”Un giorno capirai, Zion. Tutti mi dicevano di essere intelligente. Lauryn, cara usa la testa ed invece decisi con il mio cuoreAdesso la gioia della vita è in Zion, niente è più bello non sono mai stata così innamorata prima. Ora lascia che io preghi per salvarti dai pericoli che sicuramente arriveranno e ti ringrazio per aver scelto di venire al mondo attraverso di me”).
SOund36 continua il suo viaggio alla scoperta delle piccole cose fatte con il cuore:

L’album di Previte, Saft e Cline è una cartolina sonora che il trio lancia ai posteri

– Suona una musica difficile da etichettare, Vigo ci colpisce per quel suo “non so che”

– Dalla Nigeria alla Sicilia Chris Obehi arriva per raccontarci in musica una diversa cultura

This Eternal Decay affrontano il tema della solitudine interiore in un mondo sempre piu’ connesso digitalmente

Antonine Artaud torna a parlarci: la crudeltà come ritrovamento sacrale

Da errori e cose che ci sono sfuggite di mano possono nascere cose bellissime, questo il messaggio di TAVO
 

About the author

Annalisa Nicastro

Mi riconosco molto nella definizione di “anarchica disciplinata” che qualcuno mi ha suggerito, un’anarchica disciplinata che crede nel valore delle parole. Credo, sempre e ancora, che un pezzetto di carta possa creare effettivamente un (nuovo) Mondo. Tra le esperienze lavorative che porterò sempre con me ci sono il mio lavoro di corrispondente per l’ANSA di Berlino e le mie collaborazioni con Leggere: Tutti e Ulisse di Alitalia.
Mi piacciono le piccole cose e le persone che fanno queste piccole cose con amore e passione. E in ultimo vorrei dire che mica sono matta, ma solo pazza. Pazza di gioia.

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