Immaginare l’impossibile dispensa ancora oggi l’eco del motto sessantottino dell’immaginazione al potere. Dovremmo solo riuscire a liberare la nostra creatività senza timore, come ricordano le parole di Giancarlo Giannini: “È vero che il poeta scrive le parole, ma è bello leggere la poesia tra una riga e l’altra, cioè nello spazio bianco, quello spazio che ti lascia la possibilità di fantasticare e di pensare al sottotesto”. E’ l’unico modo questo per ritagliarci un margine di libertà dove ognuno di noi può cominciare lo spettacolo che vuole vedere senza restrizioni stereotipate di alcun tipo. SOund36 suggerisce che è arrivato il momento di ascoltare i silenzi e le pause di una poesia per iniziare a vivere la vita che abbiamo sempre immaginato.
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– La prima data è stata soldout e noi c’eravamo. Dente al Monk con l’amore non è bello in concerto
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– Dalla macchina fotografica alla macchina da presa, il debutto registico di Diego Santangelo con il film A Muzzarell’
– E’ un vero e proprio viaggio sonoro quello a cui ci invita J.J.Clancy
– La caratteristica principale dei Mobius è scatenare emozioni. Noi li abbiamo seguiti al Bubano Blues