La soffitta Pop Corn

Cotchford Farm e il licenziamento, Quinta puntata in omaggio a Brian Jones

Their Satanic Majestic Request si rivelerà un flop, e la band ritornerà alle sue radici blues nell’album successivo, Beggar’s Banquet, nel quale Brian suona egregiamente la chitarra country. Il rapporto con la band è ormai sfilacciato, ma lui partecipa con discreto impegno alle registrazioni, soddisfatto per questo cambio di rotta.
Nel film successivo The Rolling Stones Rock and Roll Circus girato nel ‘68 e uscito più di trent’anni dopo, si nota ancora come il suo ruolo sia piuttosto limitato. Alla fine del ’68 Brian acquista un’antica villa di campagna ad Hartflield nel Sussex. Era appartenuta a Milne, l’autore di Winnie the Pooh, ma aveva ospitato secoli prima anche Guglielmo il conquistatore. Cotchford Farm ha sei stanze da letto, tre atri, tre bagni, una stanza per la servitù, garage e una piscina d’acqua riscaldata.
Nel giardino ci sono una meridiana con le figure scolpite di Winnie, Piglet ed Eeyore e una statua di Christofer Robin, il personaggio ispirato al figlio di Milne.
Il giardiniere Michael Martin che lo vede arrivare sulla sua Rolls, con addosso una grossa pelliccia, i pantaloni a righe e un cappello da donna a tese larghe, dirà che gli sembrava un orsetto.
La casa viene arredata con opulenza in perfetto stile Brian Jones, con preziosi mobili d’antiquariato, tappeti e oggetti etnici. Ma Brian vuole apportare migliorie strutturali e Keylock, l’autista tuttofare degli Stones, gli consiglia Frank Thorogood che aveva già lavorato per la villa di Keith Richards a Redlands, esagerando i costi, prendendosi molte libertà e lavorando poco. Nessuno mette in guardia Brian e Thorogood si trasferisce con tre lavoranti nella depandance di Cotchford Farm. Presto, con la scusa dei lavori si trascina dietro le sue amanti e una serie di amici poco raccomandabili, muratori, imbianchini, autisti, manovali, carpentieri che ordinano cibo raffinato, rubano oggetti, prendono la Rolls e trattano il proprietario come un pollo da spennare. Spariscono anche parecchi soldi, ma Brian non può fare niente, l’uomo è assunto e stipendiato direttamente dagli Stones e sta prendendo il controllo su ogni cosa: spostamenti, spese e persino quanto latte dare ai gatti. Tuttavia, la tranquilla vita di campagna sembra fare bene a Brian che pensa di tornare a fare la musica che gli piace, fondando un altro gruppo.
Il 6 giugno del ‘69 di buon mattino, Mick, Keith e Charlie (Bill non c’è, e – bisogna dirlo – sembra l’unico che si sia comportato bene con Brian) si presentano alla villa. Il pretesto è di parlare della prossima tournée negli Stati Uniti, ma Brian non può partire per via dei problemi con la giustizia. Senza tirarla per le lunghe, Keith gli dice che è fuori dal gruppo, che è licenziato. Brian non risponde e si limita a sorridere. Gli dicono che lo avrebbero sostituito con Mick Taylor e gli chiedono cosa vuole dire alla stampa. Si accordano per una diplomatica dichiarazione nella quale Brian afferma che la musica degli Stones non è più quella che desidera comporre e che ha intenzione di prendersi una pausa. L’accordo prevede anche una buonuscita di 100.000 sterline, un rimborso spese mensile di 20.000 sterline e l’assistenza per qualsiasi necessità da parte dell’ufficio degli Stones a Londra.
Il comunicato viene reso pubblico dall’ufficio stampa del gruppo qualche ora dopo quella visita.
Nonostante l’insicurezza dovuta ad un cambiamento così importante, Brian suona molto con alcuni artisti che ha contattato, con cui gli piacerebbe lavorare, altri lo invitano a suonare con loro e a produrre i loro dischi. Tuttavia, sembra essere lontano da una buona salute psicofisica. Una settimana dopo l’addio alla band, Brian telefona all’ufficio di Londra perché rintracci Hellen Spittall una sua vecchia fan, per invitarla alla villa, forse perché vuole la compagnia di qualcuno davvero interessato a lui, fuori dal giro discografico. Hellen va trovarlo e nota che per tutto il giorno Brian tiene in mano una bottiglia di vino bianco. Ha preso peso e il suo caschetto biondo, cui teneva in maniera quasi maniacale, è sporco e spettinato. Lui sembra esserne consapevole e chiede alla ragazza di non divulgare le foto che lei gli scatta nel giardino della villa e che poi diventeranno molto famose per essere le ultime foto di Brian Jones.

By Unknown author – Gift from Brian’s parents, CC BY-SA 3.0,

 

About the author

L'Eremita Osservatore

Mi definisco Eremita osservatore per l'ammirazione per Leopardi e la sua straordinaria lucidità. Eremita perchè già prima della pandemia ho inaugurato una fase molto ritirata della mia esistenza, osservatore perché guardando gli altri esseri (dis)umani non mi riconosco più nei loro gusti, comportamenti e divertimenti e li considero al pari di una specie diversa dalla mia, con la stessa curiosità e attenzione di un entomologo.

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