Recensioni

Protomartyr – Formal Growth In The Desert

I Protomartyr rimescolano le carte in tavola senza intaccare la loro identità

Cambiare pelle è un’arte, lo sanno bene i Protomartyr che con il loro sesto album, Formal Growth In The Desert, rimescolano le carte in tavola senza intaccare la loro identità. In questo capitolo vige l’ombra opprimente di una tristezza perfettamente rappresentata dai testi del cantante Joe Casey, reduce da un periodo di transizione personale molto forte, segnato dalla perdita della propria madre, da tempo malata di Alzheimer.
Questo vuoto si palesa già nella prima traccia “Make Way”, quando Joe recita la frase “A death-filled rider/Came upon a spavined horse/And trampled through our home”. Tuttavia la canzone, lenta e sopita, si risveglia a tratti con le sterzate violente eseguite dal comparto strumentale, quasi a raffigurare metaforicamente il corpo di un malato terminale scosso dalle scariche di un defibrillatore nel tentativo di rianimarlo.
La successiva “For Tomorrow” è tra le composizioni più rumorose dell’intero lotto, mantenendo vivo lo spirito del post-punk anni Settanta.
“Elimination Dances”, secondo singolo estratto dall’album, mette in primo piano la chitarra di Greg Ahee, il motore creativo della band insieme allo stesso singer.
I tempi della scuola richeggiano in “Fun In Hi Skool” e paiono giorni infausti, demonizzati dal ritmo esasperante della batteria di Alex Leonard.
Formal Growth In The Desert è un lavoro complesso, capace di accenderci con le sue scorribande garage rock (“3800 Tigers”) e di spegnerci quando le atmosfere s’incupiscono (“We Know The Rats”).
Il fatalismo si fa sempre più soverchiante (“Fulfillment Center”) e quando ormai ogni speranza sembra perduta, ecco che arriva l’inaspettato happy ending in “Rain Garden”, sotto forma di una serena accettazione degli eventi sancita dalle parole amare “My love kiss me/Kiss me before I go”. Il dolore ha un processo lento, ognuno di noi lo esorcizza come può. Il quartetto di Detroit ci ha mostrato quanto può essere terapeutico affrontarlo attraverso la musica.

Protomartyr
Domino Recording Company
Ground Control Touring

About the author

Giovanni Panebianco

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