Sound&Vision

Jussi Fredriksson Trio @ Rosetum Jazz festival

Scritto da Erminio Garotta

Storie d’amore, di paura, di pensieri per la condizione dell’ Archipelago

Capisco che ciò che sto per proporvi possa essere quantomeno strano, ma abbiate la voglia ed il tempo per farlo, altrimenti non capirete il perché di questo progetto musicale.
Aprite una mappa sul vostro apparecchio elettronico preferito, cercate questa località: “Brännskä”. Bene vi apparirà una piccola isola in mezzo al mar Baltico. Se ingrandite o rimpicciolite la mappa vedrete che questa piccola isola fa parte di una “costellazione” di migliaia di isole che viene definito l‘Archipelago. E’ in terra Finlandese, ed è stato punto di arrivo o di transito di vichinghi, svedesi, russi, danesi e finlandesi. Commercianti, soldati, pirati e sovrani.
Ora, potete immaginare quanta storia sia rimasta impressa nelle pietre di queste isole, ed è proprio di storie dell’Archipelago che il progetto musicale di Jussi Fredriksson e dei suoi compagni di viaggio parla e racconta.
Fredriksson è musicista, compositore, e lavora con la musica. Il pianoforte è la sua “casa”. Al suo attivo ha parecchi progetti musicali già passati ma questo racconta quanto visto e vissuto nell’Archipelago. Storie d’amore, di paura, di pensieri per la condizione dello stesso.
Un grande lavoro musicale, attraente, molto coinvolgente, eseguito dal vivo con particolare dovizia di spunti e accenti posti sulle parti salienti delle storie. Un progetto non di facile esecuzione per i continui cambi di tempi e colori. Il pianoforte che comanda sugli altri strumenti portando avanti il racconto delle storie, ma un basso e una batteria che tengono molto bene la strada e che se lasciati
da soli se ne vanno raccontando la loro parte della storia in completa autonomia. L’improvvisazione al piano non lascia nessuno spiraglio. E nel frattempo la storia continua, storie di cigni innamorati, di profondità del mare, di alberi che non crescono dritti ma con pronunciate “curve”; insomma una grande bobina srotolata
sulla strada della vita che scorre impietosa lasciando, in quelle terre, anche segni pericolosi che destano preoccupazione.
Un progetto musicale che deve essere ascoltato per riuscire a carpire le stesse sensazioni colte dai nostri musicisti.

Questa sera sul palco del Rosetum Jazz festival abbiamo ascoltato:
Jussi Fredriksson, piano
Jori Huhtala, contrabbasso
Mika Kallio, batteria

Ringraziamo come sempre il Rosetum Jazz Festival e tutti i collaboratori, gli artisti e il centro culturale Rosetum.

https://www.facebook.com/jussifredrikssonmusic?locale=it_IT
https://www.facebook.com/RosetumJazzFestival?locale=it_IT

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Erminio Garotta

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