Cuckoo Storm é il frutto della collaborazione inedita di Marry Waterson e Adrian Crowley. Marry e Adrian si sono incontrati per la prima volta solo due giorni prima di registrare l’album e il risultato è una raccolta sorprendentemente intima.
Lei inglese, appartenente alla famiglia Waterson, dove già sua madre e sua zia cantavano le vie sonore del folk inglese; lui irlandese, voce profonda e perlopiù sconosciuto fuori dai confini della patria di San Patrizio.
Come in ogni buon matrimonio mal assortito, l’insolito diventa ricchezza, e, in questo caso, ricchezza sonora. Undici tracce che si aprono con il brano Under Sphere, canzone scritta da Waterson e riscritta in registrazione con la tecnica del blackout: si cancellano frasi e parole a caso e poi si unisce quello che resta. E quello che resta è una trama fatta di bisbigli e carezze.
Le voci di Mary e di Adrian si accolgono l’una nell’altra, si abbracciano, giocano a nascondino per poi fare capolino, proprio come fanno gli stormi degli uccelli tra gli alberi, proprio come racconta il brano Watching The Starlings, dove si sta alla finestra a guardare stormi di uccelli che anneriscono il cielo di Londra.
Tamburi battuti a tempo di mare raccontano tempeste e ombre dei naviganti dell’amore nel quinto brano Lovers in the Waves.
Con iridescente sonorità, le voci si mescolano come l’acqua fa con la sabbia sul bagnasciuga, senza mai sovrapposi e senza mai scindersi.
Atmosfere dark cullano la dolce Heavy Wings, dove la voce fluida di Mary racconta una storia di altri tempi.
Forte è anche il senso di appartenenza alle radici della propria famiglia, con il brano One Foot of Silver, One Foot of Gold che riprende un verso di una poesia scritta da Lal Waterson, madre di Mary.
Cuckoo Storm è un racconto di due vecchi amici appena conosciuti, è la sorpresa dell’inaspettata gentilezza davanti all’incertezza degli eventi. Cuckoo Storm è il racconto delle anime buone.
Ja.La