Continua la girandola dei dischi presentati in questo 2024.Un’offerta che nei primi mesi dell’anno è sempre molto copiosa. Pandemia permettendo. Bisogna trovare il tempo per ascoltarli e poi parlarne. Di alcuni, su queste pagine abbiamo già scritto di altri parleremo. Si cerca sempre di mantenere alta l’attenzione ,grazie alla passione e alla smania di conoscere tutto ciò che le origini afroamericane ci hanno regalato. Il Blues e il Rhythm and Blues su tutti.
Per tutti questi rispettabili motivi non mi è sfuggito Live and Havin’Fun di DebRyder.L’Album è uscito il 12 Aprile di quest’anno e già molto apprezzato dalla critica Internazionale. Anche da noi di SOund36.Un lavoro che alza notevolmente l’asticella della qualità,grazie alla voce della signora Ryder che risuona con grande forza espressiva e l’emozione si trasforma in consapevolezza emotiva.
Deb Ryder è nata a Chicago, Illinois, Inizia a cantare all’età di cinque anni. La sua vera formazione nasce al Topanga Corral,locale Rock and Blues che i suoi genitori avevano aperto a Malibu in California. Una location che ha dato spunti a molti. Si racconta che Jim Morrison (quello dei Doors) trovò proprio al Topanga Corral l’ispirazione per scrivere Roadhouse Blues. Cari amici, questa era l’aria che si respirava. Da qui sono passati leggende come Etta James, Taj Mahal, Canned Heat e tanti altri che hanno dettato le linee guida alla giovane Deb Ryder. Indicazioni che l’aiutano a fortificarsi come interprete e dare forma al suo ruolo di cantautrice. Il suo primo disco Might Just Get Lucky esce nel 2014,un lavoro che la lancia alla grande nel fantastico mondo del Blues .Da quel dì altri quattro album in studio fino ad arrivare ad oggi alla sua sesta fatica il Live and Havin’Fun.
Un disco di blues contemporaneo, soul e r&b dove la Ryder si prende tutta la scena con la sua voce dinamica e frizzante. Arrangiamenti di prim’ordine e una scrittura impeccabile e intelligente. Un talento che non è nato dall’oggi al domani,ma costruito sapientemente in tutti questi anni. Dodici canzoni dal vivo, tratte dal suo repertorio, più due novità. Tutta farina del suo sacco, musica originale eseguita da una band con seri attributi gestita dal marito Ric Ryder (suona il basso) e da una serie di ospiti di tutto rispetto . Leggendo le note di copertina noto la presenza del chitarrista Albert Lee e di alcuni membri della Phantom Blues Band. Credetemi, con questa manodopera il disco non poteva suonare male. Un lavoro potente e vissuto con il suo corposo suono in cui la Ryder mette a frutto tutti gli insegnamenti ricevuti da i suoi mentori. Il messaggio è chiaro: Ascolta,Vivi e Divertiti.