Sound&Vision

Omar Pedrini @ Pintupi Open Air

Scritto da Gigi Fratus

Una serata ricca di emozioni dal sapore genuino ed un po’ antico, di quelle che ti entrano nelle ossa e gratificano anima e cuore

Serata da incorniciare quella svoltasi venerdì 17 a Paderno D’Adda dove, nella splendida cornice di Cascina Maria si è svolta la prima serata del Pintupi Open Air.
Per il debutto della rassegna che ci accompagnerà fino ai primi di Agosto non si poteva chiedere di meglio che lo show dello Zio Rock!
La serata è aperta dal lecchese Galbu, che ci ha impressionato favorevolmente con le sue composizioni ed una voce notevole.
Naturalmente il tutto si è svolto nel pieno rispetto delle regole imposte dalle norme anti-Covid, con il pubblico compostamente seduto al proprio posto ma sempre e comunque piu’ che partecipe quando il Guerriero sale sul palco e dà inizio allo show.
Ed è subito spettacolo.
Omar è in forma smagliante e trascina il pubblico con la consueta energia, la performance è di altissimo livello per tutta la sua durata grazie anche al pregevole supporto di Simone Zoni e della sua chitarra.
Il duo ci delizia spaziando tra i tanti cavalli di battaglia scritti dall’autore bresciano nelle varie fasi della sua carriera e regalandoci una chicca speciale come bis finale. Si va da Senza vento a Che ci vado a fare a Londra passando dalla bellissima Sorridimi e tante altre.
Immancabile l’omaggio al mito Neil Young con la sua Hey hey, my my(rock’n’roll can never die), così come le sempreverdi Sole Spento, Verso Oriente e via via tutti i piu’ grandi successi del rocker nativo della Leonessa d’Italia.
Una serata ricca di emozioni dal sapore genuino ed un po’ antico, di quelle che ti entrano nelle ossa e gratificano anima e cuore.
Ma non dimentichiamoci la super chicca della serata, regalataci da Omar con la consueta generosità.
Dopo i bis, viene acclamato a gran voce e, prima ancora di scendere dal palco, torna sui suoi passi, si siede, imbraccia la sua amata chitarra e intona una versione di Impressioni di Settembre da mozzare il fiato… Il trasporto, la cura che mette nell’accarezzare con la voce ogni strofa e la maestria con la quale sia lui che Simone fanno uso delle chitarre ci lascia con un po’ di amaro in bocca, ma solo perchè significa essere giunti al termine di una serata veramente speciale.
Un ringraziamento a tutto lo staff Arci Pintupi per l’accoglienza e per la disponibilità.

Articolo e Fotografie di Gigi Fratus

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About the author

Gigi Fratus

Nato a Seriate (Bg) nel 1969, due grandi Amori, mio figlio Mattia e la mia Morgana, un’Aprilia RSV del 2003.

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