Più che un disco, We Are An Island è la descrizione di un viaggio in nove atti. Il duo formato da Emily Capanni e Lorenzo Brighi ha riversato su musica quattro anni di emozioni e delusioni, in una maniera totalmente personale e introspettiva.
Il folk acustico la fa da padrone in “The Traveller” e “Empty Hands (Heavy Hearts)”, dando inizio a questa cascata fragorosa di suggestioni sentimentali.
“Ninety-Five” è un racconto infantile e pesca nei loro ricordi primordiali, con delicatezza e rispetto. Una piccola sterzata rock si ha con “Mary Ann”, anche se c’è un eccesso di confidenza verso realtà come Ronin e She Makes War. E’ evidente, invece, un ostracismo nemmeno troppo mascherato nei confronti della canzone precedente sia in “Pale Skin” che in “Believe Me”: gli intrecci melodici riprendono il sopravvento ed ogni raggio di sole viene messo al bando.
Inaspettatamente la presenza dei folk heroes Lennon Kelly (“Kismet”) trasferisce un pizzico d’Irlanda a Cesena, città di origine dei Lomii, sprigionando quell’irresistibile carica celtica di cui è maestra la band romagnola. Ma com’è corretto che sia è un ennesimo episodio isolato, la loro dimensione è in mezzo al mare calmo, in pace con se stessi e con la natura che li circonda.
Lomii – We Are An Island
Più che un disco, We Are An Island è la descrizione di un viaggio in nove atti