La Governante – Italian Beauty

Ritorna La Governante, band siciliana che nel 2015 stupì tutta la stampa specializzata con l’album d’esordio “La Nouvelle Stupèfiante”, pubblicato per l’etichetta indipendente La Fabbrica. Con una premessa del genere è quasi d’obbligo avere delle alte aspettative riguardo questa seconda prova intitolata “Italian Beauty”. Quattro anni sono passati e in questo lasso di tempo la scena Indie italiana è cresciuta, ha sfornato artisti di spessore (e non) a profusione ed è per questo basilare distinguersi dalla massa. I nostri ci mettono tutte le loro doti e quel piglio fortemente anni 80, caratterizzato da un impiego smodato dei synth e dei riverberi, che tanto aveva reso nel precedente lavoro. La melodia di “Sopra La Città” ci fa sorridere, contemplando quello che pare essere un successo annunciato, ma occhio che già la successiva “Le Nostre Attese Ai Semafori Spenti” ci blocca l’entusiasmo sul nascere, specie se abbinata a “La Fretta Inutile”, con quel sound a cavallo tra la New Wave e il Pop dei Tiromancino.
Il quartetto siciliano ci mette poco a riprendersi e lo fa con personalità, come dimostra il brano “The Dreamers”, raffinato nella prima parte e movimentato ai limiti con la Dance nel finale: una doppia dimensione convincente e mai forzata. Nell’arco dell’ascolto ci imbatteremo in alcuni ospiti illustri (vedi The Niro nella canzone “La Belle Epoque”), emozioni altalenanti e diversi intermezzi (“Come Questo Synth” e la conclusiva “L’Amore Muove Il Vento”) brevi quanto intensi, ma, senza ombra di dubbio, tra gli episodi più riusciti dell’intero plot. “Italian Beauty” è un disco originale, affascinante, non privo di imperfezioni. Ci vuole del tempo per capirlo, viverlo e sentirselo proprio, perché è bene sapere che il bello delle cose spesso non va ricercato nell’immediatezza.