Sound&Vision

Folco Orselli e Pepe Ragonese duo @ Blue Note, Milano

Scritto da Gigi Fratus

Il Blues contagia ogni nota di Folco Orselli e Pepe Ragonese. Orselli tra un aneddoto e l’altro coinvolge il pubblico col suo istrionico savoir faire

Il palco del locale di via Barbieri ha ospitato il 16 maggio un felice connubio tra jazz, blues e canzone popolare, condita dal contagioso cabaret di Folco Orselli, che tra un aneddoto e l’altro coinvolge il pubblico col suo istrionico savoir faire.
Fin da subito si intuisce che la serata prenderà una piega divertente, colma di buona musica ed allegria.
I musicisti duettano con naturalezza, la tromba di Ragonese spande le note in ogni direzione, raggiungendo ogni anfratto della sala.
La chitarra prima, ed il pianoforte poi, accompagnano la performance di Orselli che, grazie alla sua voce calda strega la platea.
Aneddoti e piccole storie si susseguono tra un brano e l’altro; “Folco, come trovi note e legati al piano?” chiese tempo addietro un conoscente al musicista milanese: “mah… non lo so, mi siedo e tutto viene naturale, dalle mani esce la musica, se fosse uscita polenta avrei aperto un’osteria!”.
Il blues contagia ogni nota, senza il blues nulla sarebbe come è ora, ripete il chitarrista, e di certo non saremo noi a confutare questa teoria. L’anima blues del duo si rivela vincente declinata in questo show che esalta le radici moneghine del loro suonare.
Uno spettacolo nello spettacolo. Canzone popolare e hit internazionali si scambiano, intersecano e creano una miscellanea esplosiva.
A chi se lo fosse perso consiglio di rimediare il prima possibile.
Un ringraziamente a tutto lo staff del Blue Note per l’accoglienza e ad ABGPR per la sempre gentile disponibilità.

Articolo e Foto di Gigi Fratus

Folco Orselli: Voce, Chitarra e Pianoforte
Pepe Regonese: Tromba

Blue Note
ABGPR
https://www.facebook.com/bluesinmi
https://www.facebook.com/Pepe-Ragonese-official-825943110806564

About the author

Gigi Fratus

Nato a Seriate (Bg) nel 1969, due grandi Amori, mio figlio Mattia e la mia Morgana, un’Aprilia RSV del 2003.

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