Fabio Treves e Lou Marini @ Druso

Articolo di Tiziano Tizzo Papavero
Foto di Yamilè Barcelò

Chi non lo conosce Il Puma di Lambrate? Io non lo conoscevo di persona vi devo dire la verità! Ma questa mia mancanza è stata colmata egregiamente nella recentissima serata tenutasi al Druso di Bergamo, ormai il locale più rinomato qui a Nord della musica d’autore italiana ed internazionale (ovvio le serate con le cover band e a tema anni 90’ fanno parte del programma, ma quelle oltre a garantire il divertimento garantiscono ai fan di poter confrontarsi con figure note in tutto il mondo in ambito musicale ed è ciò che è successo il passato 22 febbraio).
Fabio Treves, armonicista e cantante nato e cresciuto a Milano in zona Città Studi/Lambrate (da cui il soprannome in assonanza col soprannome del famoso bluesman britannico John Mayall, detto a sua volta “il Leone di Manchester”), invitò niente meno che Lou Marini per spegnere le 50 candeline della sua lunghissima carriera. Il nome non vi dice niente?

“Everybody needs somebody
Everybody needs somebody to love
Someone to love (Someone to love)”

Chi non hai mai cantato a squarciagola le note di questa canzone? Chi non ha mai visto The Blues Brothers, la pellicola che occupa un posto di rilievo nella storia del cinema? Ebbene sì signori miei Marini è il saxofonista storico della omonima band, composta dai celebri John Belushi e Dan Aykroyd, che ebbero un notevole successo con gli inconfondibili e onnipresenti vestiti neri e occhiali da sole Ray-Ban.
Torniamo a Lambrate, ops volevo dire a Bergamo. Fabio fonda la Treves Blues Band nel lontano 1974, avviando un lungo sodalizio musicale con grandi nomi della scena Blues internazionale e cimentandosi nel tempo come la blues band di riferimento della nella scena blues nazionale e coinvolgendo sempre più appassionati. Nell’arco della sua carriera la sua armonica è stata presente nei dischi di famosi artisti italiani come Branduardi, Finardi, Grignani, Elio e le Storie Tese e tanti altri. Una carriera straordinaria costellata da collaborazioni con artisti di fama internazionale: Billy Gibbons, John Popper, Mike Bloomfield ed è l’unico artista italiano ad aver suonato sul palco con il grande Frank Zappa.
Che dire? Lui la musica la soffia in un piccolo quanto affascinante strumento come l’armonica. Il blues li penetra nell’anima, lo sente come una condizione mentale e spirituale, un messaggio appassionato e incessante d’amore.
L’evento è sold out e in effetti ci si stà stretti all’interno del locale. Ci facciamo trasportare dalla sua musica che ci porta in una dimensione ancestrale, di pace con il mondo. Lou Marini è lì a suonarci insieme e il duetto di armonica e sax non si fa mancare. Mi fa piacere vedere che il pubblico è molto eterogeneo, da quelli che li seguono dagli esordi a quelli giovanissimi che grazie al blues hanno riscoperto un genere che strizza l’occhio alla diversità, all’incontro, un genere che sa includere e non escludere.
Cinquant’anni sono tanti, ma le quasi due ore di concerti passano in un batter d’occhio. E quale miglior modo per concludere la meravigliosa serata che ricordando ai presenti che tutti hanno bisogno di qualcuno, qualcuno d’amare… Tutti hanno bisogno del Blues e il Blues ha bisogno di te!