Ron @ Auditorium di Corte Franca

E’ appena iniziato il nuovo tour di Rosalino Cellamare, in arte Ron, dal titolo “Al centro esatto della musica”, come il suo album pubblicato nel 1981 e che comprende concerti nei teatri di circa 20 città in tutta Italia.
Il titolo del tour è eloquente del piacevole momento che l’artista sta vivendo, con una maturità ed una serenità che segnano uno dei punti più alti della sua lunga carriera musicale. La formula del concerto vuol essere una sorta di momento in cui l’artista si racconta, come se fosse in un salotto con amici, ripercorrendo alcuni dei suo maggiori successi musicali.
L’Auditorium di Corte Franca (BS) era gremito di pubblico, con 500 persone che hanno ascoltato con emozione i racconti di Ron e, insieme a lui hanno cantato, ricordando le sensazioni che le canzoni ogni volta fanno emergere.
Il concerto è iniziato con Una città per cantare e Ron ha ricordato che questo pezzo è incluso nel suo progetto che ha raccolto numerosi artisti, che hanno dato il loro contributo per la lotta contro la SLA.
Con emozione ha ripercorso il momento in cui incontrò per la prima volta Carmen Consoli, accorgendosi subito del suo talento. Ha proposto quindi Cambio stagione, la canzone che avevano cantato insieme. Lo ha accompagnato la bella voce di Stefania Tasca.
Con la canzone Sono un figlio, che ha dedicato al padre, ha saputo esprimere tutta la sua tenerezza familiare.
Narrando l’incontro che aveva avuto con Amalia Rodriguez, la regina del Fado, ha intonato Piazza Grande e il pensiero è corso subito al suo grande amico Lucio Dalla. Ha raccontato di quando Ron era quindicenne e Lucio l’aveva invitato a cantare Il Gigante e la Bambina, brano ispirato ad un fatto di cronaca avvenuto vicino a Bologna. E ancora gli ha reso omaggio con la bellissima Cosa sarà e con Chissà se lo sai. E’ stata poi la volta della dolcissima Anima e della intensa L’Ottava Meraviglia.
Intonando Jo Temerario, ha ricordato un altro grande amico che è Gaetano Curreri, che registrandola aveva suggerito di aumentarne la velocità, per simulare il coro con le voci di bambini.
In un momento molto suggestivo è rimasto da solo sul palco e suona il pianoforte con Non abbiam bisogno di parole. Seduto sul divano presente sul palco, ha letto una poesia di Pablo Neruda, che dà il la alla toccante Angelo. Avvicinandosi al termine del concerto, non è potuta mancare Al centro esatto della musica, la canzone che dà il titolo al tour.
Durante il bis Ron ha proposto due canzoni: la prima Lontano lontano, per ricordare un artista eccellente quale Tenco; la seconda il brano che nel ’96 gli è valso la vincita a Sanremo, Vorrei incontrarti fra cent’anni, duettando con Tosca, che a Corte Franca è sostituita dalla bravissima Stefania Tasca.
Grazie a Eventi Macramé per la disponibilità e l’accoglienza.