“ … non sono ancora arrivati, sono bloccati in un aeroporto europeo, ritardi, cancellazioni .. potremmo dover valutare un piano B.. Lorenzo preparati…”
Comincia così l’avventura italiana di Emie R. Roussel e dei suoi compagni di palco ed avventura.
Qualcuno li ha attesi sino a notte fonda in aeroporto, e dopo un sonno riconciliatore, il trio canadese che il direttore artistico Lorenzo De Finti (era lui il piano B…) ha invitato a suonare per il Rosetum jazz festival era pronto per la serata.
Un trio con un suono moderno, nessuno standard fossile riesumato, grinta e carattere da vendere, un velo di funky in un paio di pezzi, ma per la maggior parte dello svolgimento dei pezzi un bel mood ha avvolto l’ascolto della loro musica.
Suoni a volte ripetitivi quelli del pianoforte, ma che in assoluta libertà hanno dato spazio agli assoli di contrabbasso/basso elettrico e di batteria. E’ un trio che conquista facilmente il pubblico, i tempi dei loro pezzi sono assolutamente coinvolgenti ed a volte ipnotici.
Un altro pezzo di storia che il Rosetum jazz fest potrà archiviare con molta soddisfazione.
Come sempre ringraziamo il Rosetum Jazz Festival, il suo ufficio stampa, gli artisti ed i lavoratori dello spettacolo, senza dimenticare il centro culturale Rosetum che ci accoglie sempre con grande disponibilità.
SOund36 è sempre più onorato di essere mediapartner di questa manifestazione.
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