Sound&Vision

Angelo Branduardi @ Teatro Openjobmetis

Branduardi affaccia al palco con passo sicuro, travolto dagli applausi scroscianti. Uno sguardo, un inchino, un sorriso e fin dalle prime note è già delirio, apoteosi, verso il menestrello d’Italia.

Una volta tanto inizio dalla fine…
Ancora una volta Angelo Branduardi ci stupisce con la sua sincera commozione e gratitudine per tutti i presenti al Teatro Openjobmetis di Varese come se la loro presenza fosse il vero regalo della serata.
Un Uomo umile tanto quanto è la grandezza dell’Artista.
Si affaccia al palco con passo sicuro,travolto dagli applausi scroscianti. Uno sguardo, un inchino, un sorriso… un cenno del capo e la band parte compatta sulle note di “Si può fare”. E fin dalle prime note è già delirio, apoteosi, verso il menestrello d’Italia. Come debutto per il nuovo “Hits Tour 2019” non c’è male.
L’affetto che il pubblico riversa su questo mostro sacro della Musica italiana è travolgente e come un moto ondoso non conosce sosta per l’intera durata del set. Le canzoni si susseguono in un vortice di emozioni, la band procede compatta sulla strada tracciata e non dà segno alcuno di cedimenti. Arriva il trittico tratto da “L’Infinitamente Piccolo” album commissionato dai frati minori di Assisi e il Teatro diviene magicamente un luogo di culto sospeso tra sacro e profano.
A metà concerto il violinista di Cuggiono si esibisce in una “Cadenza”, ovvero un a solo dove sfoggia tutte le sue abilità nel più rispettoso ed attento silenzio. Il concerto poi volge al termine e quando il nostro musicista imbraccia la chitarra in virtù dell’amato violino si comprende appunto, che la fine del concerto si avvicina.
Il finale è in pompa magna con la partecipazione accorata del pubblico che si colora di rosso grazie alle magliette de “La Locanda del Malandrino” (fans club che raccoglie più di 12.000 amanti del violinista) e, sulle note de “Alla fiera dell’est” e “La pulce d’acquaAngelo Branduardi saluta e ringrazia il pubblico, festante ed adorante che si produce in una standing ovation da brivido.

Band:
Angelo Branduardi: Voce, Violino, Chitarra
Fabio Valdemarin: Tastiere, Fisarmonica
Antonello D’Urso: Chitarre
Stefano Olivato: Basso
Davide Regazzoni: Batteria

Setlist:
Si può fare
Gulliver
La serie dei numeri
Il cantico delle creature
Il sultano di Babilonia e la prostituta
La predica della Perfetta letizia
Ballo in Fa# Minore
Rosa di Galilea
Cadenza
Lord Franklin
La luna
Sotto il tiglio
Il dono del cervo
Alla fiera dell’est
La pulce d’acqua

Un ringraziamento a Lungomare srl nella persona di Silvana.

Testo e foto di Gigi Fratus

About the author

Gigi Fratus

Nato a Seriate (Bg) nel 1969, due grandi Amori, mio figlio Mattia e la mia Morgana, un’Aprilia RSV del 2003.

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