Limpida catastrofe sotto la luce tenue dei pensieri. Opaca luce di sole sotto il buio nero di una stella che si spegne, il rosso fuoco di una bomba e un sacchetto di monete d’oro per comprare l’anima al passante.
Metafore che raccolgo e che invento dopo l’ascolto ripetuto di un disco che mi regala voglia di viaggiare verso un sogno fatto di semplicità.
Eccolo tra le mie mani questo nuovo/doppio lavoro del cantautore siciliano UGO MAZZEI. Un titolo che segna lunghi passi di distanza tra il significato e il significante, tra il disegno di un pensiero e quello della speranza: “ADIEU SHANGRI-LA”.
Cosa sia una Shangri-La non ci è dato sapere. Ricerce tra interviste e frasi rilasciate dall’autore, dal suo ufficio stampa e da tutto il gran sentire che c’è in giro, traggo le mie conclusioni: isola felice, acqua nel deserto, ombra sotto il sole. Stereotipi che forse non piacerebbero a Mazzei ma che con poco sforzo mi regalano il senso utile di un posto che il titolo stesso saluta in francese: delicato ed elegante, come appunto tutto questo lavoro che si dipana lungo dieci canzoni.
Un doppio disco, ben suonato, ben registrato (anche se personalmente amo meno “ferro” e più ovatta morbida nei suoni), una voce calda, profonda che raccoglie a pieno i tratti indispensabili della canzone d’autore italiana e accompagna con enfasi ed emozione i testi impegnati ma mai troppo pesanti.
Un disco dedicato dunque all’ambiente, ecologico nel sapore quanto nella denuncia. Questo mondo violentato dal potere e dall’industrializzazione, dal denaro quanto dalle guerre.
Un doppio CD in cui l’autore racchiude sia le tracce finali, lavorate e arrangiate per il mercato, sia la radice di ogni brano che ci lascia ascoltare piano e voce per sentirne la bozza e scoprirne la genesi.
Pop, musica leggera e canzone d’autore miscelate a dovere per rendere merito ad un pubblico attento a diversi punti di vista e di ascolto.
Un disco su cui soffermarsi, senza chiedergli originalità e innovazione e senza aspettarsi nulla che arrivi all’improvviso o che mai sia stato sentito prima. Non è questa la ricetta vincente. C’è solo semplice quanto leggera voglia di creare musica secondo le linee portanti della propria anima, parlando al suo cuore prima e alla gente poi. Senza pretendere niente, Ugo Mazzei sa emozionare…e il suo messaggio di tutela e di attenzione vero problematiche davvero importanti, forse, rischia di venir soffocato da una scrittura ermetica e troppo metaforica, meravigliosa ed efficace per un viaggio tutto personale che punti dritto al benessere e alla pace dei sensi.
Premo di nuovo play…
Gianluca Clerici