Interviste

Tirlindana: il Sound Rock di… “quel ramo del lago di Como”

In certe giornate invernali era possibile sentire le campane del paese che si trova sull’altra sponda suonare mosse dal vento. Questa speciale situazione era chiamata appunto “Tirlindana” e annunciava eventi straordinari

Oggi andiamo a conoscere una rock band attiva dai primi anni Novanta originaria della suggestiva località di Menaggio in provincia di Como e lo facciamo attraverso le parole di Andrea Solinas, autore, cantante e chitarrista dei Tirlindana.

Vorrei iniziare proprio dal vostro nome, già “musicale” per se stesso. Da cosa deriva? Quale il suo significato?
Il nome della band è preso direttamente da un racconto che gira dalle nostre parti. Ci venne raccontato che in certe giornate invernali era possibile sentire le campane del paese che si trova sull’altra sponda suonare mosse dal vento. Questa speciale situazione era chiamata appunto “Tirlindana” e annunciava eventi straordinari. Ci è piaciuta l’idea di associare la nostra musica a un qualcosa di non scandito regolarmente e soprattutto al mistero. Dal 1992 facciamo rock emozionale cantato in italiano, direi che questo è già di per se un evento speciale!

Puoi raccontarci in sintesi la storia dei Tirlindana e se c’è un album cui siete più legati?
Il gruppo esordisce live nel 1992, da allora continua a crescere e a esibirsi in questi che sono territori aridi e scoscesi. Cerchiamo sempre di dare frutti preziosi a chi ha la dote e la pazienza di aspettare. In cambio chiediamo solo di avere un po’ di luce per riuscire a germogliare in ambienti in cui la vegetazione è fitta come in una foresta. Amiamo tutto di quella che è la nostra produzione musicale: (sette album incisi fino a ora), ma in questo periodo siamo molto legati al nostro disco “FORESTE INVISIBILI”, uscito ad aprile 2022 e composto da 10 canzoni che sono per noi come dieci sentieri che conducono al centro della nostra foresta. Per questo album abbiamo lavorato con un fonico d’eccezione, CARMINE DI, già al banco regia con grandi nomi della musica italiana, tra cui: Litfiba, Mango e soprattutto Mina che in diverse occasioni lo ha voluto al proprio fianco nel suo studio di registrazione. Lo scorso febbraio, durante una giornata freddissima, abbiamo realizzato il video di un nostro live acustico “FORESTE SENZA SPINE” con la regia di Giorgio Bordoni e Sebastiano Bordoli e impreziosito dal violino di Giulia Martini.

Come nascono i vostri testi e la parte strumentale?
Prendono vita insieme molto spontaneamente e si completano a vicenda. La nostra scelta è quella di lasciarci andare alle suggestioni della musica per trovare parole che abbiano la loro forza, sia dal punto di vista musicale, che da quello evocativo. Il nostro metodo è assimilabile al “flusso di coscienza” senza scomodare concetti troppo grandi. Registriamo tutto ciò che accade durante le prove. Spesso non troviamo qualcosa di buono, ma poi succede che dal nulla saltino fuori passaggi musicali o frasi con un loro potenziale di verità. Da lì iniziamo a lavorare su questi frammenti che sono scoperte inaspettate anche per noi stessi che li abbiamo creati.

Avete riferimenti musicali e letterari che vi ispirano?
Ognuno di noi ha le proprie preferenze e vive periodi di fissazione vera e propria per un autore in particolare. In questo periodo io sto ascoltando molto Giuni Russo che mi lascia senza parole per l’incredibile vocalità e per lo stile inconfondibile. Una passione che non è passeggera è quella per Battiato, Giorgio Canali ed Edda. Amo molto anche Omar Pedrini, artista puro e persona stupenda. La lista potrebbe diventare lunghissima… Come lettura ho recentemente ripreso Sciascia con “La scomparsa di Majorana”.

Quanto conta per voi la dimensione “live”?
È la nostra fondamentale realtà. Ci permette di esprimerci e farci conoscere. Ci consente di testare la forza dei nostri pezzi e assestare i nostri equilibri. Da quando esistono i Tirlindana credo di aver fatto più di duemila concerti, ma ogni volta è un nuovo inizio e una bellissima sorpresa.

Cosa avete in programma per il futuro?
Attualmente stiamo preparando la scaletta del concerto che faremo il 2 novembre allo Studio Foce di Lugano, un importante teatro che ospita musicisti della scena internazionale e accoglierà anche noi. Non nascondiamo che è una grande soddisfazione essere arrivati a suonare lì solo con la nostra dedizione e di coloro che collaborano con noi, senza management professionali.
Grazie per lo spazio che ci avete riservato! Siete tutti invitati ai nostri concerti!

I Tirlindana (formazione acustica SenzaSpine) sono:

Andrea Solinas: testi, voce, chitarra acustica.
Paolo Carnevali: chitarra acustica, cori.
Marco Olivieri: basso acustico.
Francesco Farsoni: percussioni e cori.
Giulia Martini: violino.

Gli album:

– Meditazione Caotica (1995).
– Contaminazioni (Live, 2001).
– Umorale (2002).
– Milano 92 (2005).
– 157 Io e Te (2008).
– Che cosa vuoi da te (2014).
– Foreste invisibili (2022).

www.tirlindana.it

Foto di Giorgio Bordoni

About the author

Annalisa Michelangeli

Mi chiamo Annalisa Michelangeli, nata a San Severino Marche nel 1982, ma cresciuta in un piccolo paese tra Marche e Umbria, sui Monti Sibillini. Vivo a Macerata. Amo la musica e ogni altra forma d’arte da sempre. Scrivo poesie e di recente ho pubblicato un saggio autobiografico su un mio personale percorso legato alla gestione della fibromialgia. Ho una formazione linguistica e letteraria, possiedo attestati per insegnare yoga per bambini e quello di assistente all’infanzia. Attualmente svolgo attività di docenza d’italiano per stranieri che è il mio ambito di specializzazione e mi appassiona molto. Da molti anni seguo concerti in tutta Italia, in passato con una frequenza maggiore essendo allora più libera da impegni lavorativi e famigliari: sono anche mamma di una bambina di otto anni. Nel 2007/2008 ho frequentato un corso di giornalismo musicale legato a una rivista che si occupava sia di jazz, che di rock. Ascolto soprattutto indie rock inglese e italiano, ma anche cantautori del passato, musica francese, sono curiosa di scoprire gruppi emergenti e nuove sperimentazioni nel panorama musicale.

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