Stef Burns @ Druso

Articolo di Tiziano Tizzo Papavero
Foto di Yamilè Barcelò

Stef Burns non è solo la “spalla” musicale di una grande rock star quale Vasco Rossi (insieme a suo fianco dal 1995), ma uno dei più apprezzati chitarristi in Italia e nel mondo. La sua chitarra elettrica, una Fender Stratocaster, è diventata un vero e proprio simbolo del sound di Vasco. Chi ha seguito il Festival di San Remo di quest’anno l’ha visto in un duetto inconsueto con il trio Il Volo, proponendo nella serata dedicata alle cover una esclusiva versione rock di Who wants to live forever dei Queen.
Nato ad Oakland, California, comincia a suonare la chitarra all’età di 6 anni insieme al padre e forma la sua prima band all’età di 9, con il passar del tempo ha occasione di cimentarsi in svariati generi musicali: dal funk al rock, dal jazz alla fusion mostrando una straordinaria sensibilità tecnica nonostante la giovane età.
L’abbiamo incontrato in concerto al Druso di Bergamo, in un’imperdibile serata ad altissimo tasso di adrenalina. Accompagnato dal talentuoso quartetto bergamasco Mr Feedback ci ha regalato un concerto carico di puro Rock’n’Roll.
Spaziando tra i decenni di musica rock di alto livello, dalla sua chitarra e dai meravigliosi amplificatori Marshal (dei quali è testimone ed endorser), fuoriescono le note di Whole Lotta Love e Heartbreaker (Led Zeppelin), All Along the Watchtower e Voodoo Chile di Jimmi Hendrix, Highway to Hell e Back in Black degli ACDC e così via scaldando il pubblico sibilante.
Non sono mancati gli assoli di chitarra, dove il virtuoso Stef ci ha dato prova della sua destrezza con le 6 corde, non per niente è andato in tour con Michael Bolton e Alice Cooper, tra gli altri mostri sacri della musica internazionale. E non per niente è stato invitato a partecipare al G3 insieme a Joe Satriani e Steve Vai. Che dire! Stef è un musicista con grande talento. Ne ha ancora dato prova certa anche al nostro ultimo incontro al Druso, umile sul palco e umile dietro le quinte, firmando autografi e facendo i selfie con i fan trattenutesi dopo lo show.
È stata la mia prima volta dal vivo e di sicuro non l’ultima.