Sound&Vision

Silvia Mezzanotte @ Braceria

Silvia per me è una vera principessa del palco, elegante nei modi, professionista anche nella vita di tutti i giorni

Silvia Mezzanotte per me non è timida come dice nella sua biografia, Silvia per me è una vera principessa del palco, elegante nei modi, professionista anche nella vita di tutti i giorni. Si prepara con devozione prima di un concerto, si carica di energie positive perché sa che le deve trasmetterle a chi l’ascolta. E la gente che la segue, ovunque, è veramente tanta. Tutti alla fine di ogni esibizione le fanno i complimenti e lei ricambia, se le condizioni lo permettono, facendosi scattare delle foto insieme, sempre con un sorriso sincero, abbracciando chi le chiede di farlo. Sa stare tra la gente, sa fare il suo mestiere. Aggiungo che le sue emozioni si “vedono” perché ha il coraggio di trasmetterle senza vergogna, anche le sue lacrime sono vive.
Questa volta Silvia è approdata alla Braceria noto locale alle porte di Bologna con il suo quartetto guidato dal maestro indiscusso Pino De Fazio pianista e coordinatore delle musiche della serata tutta dedicata alle muse ispiratrici e amiche di Silvia: Mina e Mia Martini su tutte. Il progetto nasce nel 2008 con il nome “le mie regine” una scelta accurata di voci femminili tra italiane e straniere che lei reinterpreta in ben sette lingue diverse. E come sempre durante la serata c’è tempo per scherzare con i suoi musicisti prendendosi in giro ma sempre con attenta professionalità. Insomma, ogni concerto di Silvia, che sia in un teatro o in posti più piccoli hanno sempre quel sapore familiare che serve per stemperare le tensioni quotidiane. Poche parole quindi per il suo live alla Braceria perché invito chiunque ad andarla a vedere. Merita tantissimo.

La Braceria Food and Music (Bo) 3 2 2024
Silvia Mezzanotte voce
Pino De Fazio pianoforte
Luca Cantelli contrabbasso
Lele Veronesi Batteria
Foto e report: Alessandro Ettore Corona

About the author

Alessandro Ettore Corona

Alessandro Corona nasce a Bassano del Grappa (VI) nel ’57. Dopo aver vissuto in varie zone del Veneto, si trasferisce a Bologna negli anni’70, seguendo tutto il movimento artistico di quel periodo; dai fumetti di A. Pazienza e N. Corona, alla musica rock britannica e americana, a quella elettronica di stampo tedesco, al cinema d’avanguardia tedesco e francese, per approdare poi alla scoperta della fotografia internazionale seguendo corsi di approfondimento e di ricerca.

Scatto per non perdere l’attimo.
Esistono delle cose dentro ognuno di noi, che vanno messe a fuoco.
Esistono cose che ci circondano e che non vanno mai perse, attimi che possono cambiare il nostro futuro; ognuno di noi ha un’anima interiore che ci spinge verso quello che più ci piace o ci interessa.
Io uso la macchina fotografica come un prolungamento del mio braccio, la ritengo un contenitore enorme per catturare tutti quei momenti che mi appartengono.
Passato e futuro si uniscono fondendosi insieme e per caratterizzare l’anima degli scatti creo una “sensazione di fatica” nella ricerca dell’immagine mettendo in condizione l’osservatore, di ragionare e scoprire sé stesso dentro l’immagine.
Trovo interessante scattare senza pensare esattamente a quello che faccio; quando scatto il mio cuore muove un’emozione diversa, sento che la mia mente si unisce con estrema facilità al pulsante di scatto della mia macchina, non esito a cercare quel momento, non tardo un solo secondo per scattare senza riflettere.
Il mio mondo fotografico è principalmente in bianco e nero, il colore non lo vedo quasi più, la trasformazione cromatica è immediata.
Non esito: vedo e scatto!
La riflessione per quello scatto, si trova in mezzo tra il vedere e lo scattare senza esitare sul risultato finale, senza perdere tempo in quel momento.
Diventa immediato per me capire se quello che vedo e che intendo scattare può essere perfetto,
non trovo difficile esprimere quello che voglio, la macchina fotografica sono io.
Ogni scatto, ogni momento, ha qualche cosa di magico, so che posso trasmettere una riflessione quindi scatto senza cercare la perfezione estetica perché nella fotografia la foto perfetta non esiste, esiste solo la propria foto.
Works:
Fotografo e grafico: Mantra Informatico (cover CD), Elicoide (cover LP)
Fotografo ufficiale: Star for one day (Facebook). Artisti Loto (Facebook)
Fotografo ufficiale: Bowie Dreams, Immigrant Songs, Roynoir, Le Sciance, Miss Pineda.
Shooting: Federico Poggipollini, Roynoir, Heide Holton, Chiara Mogavedo, Gianni Venturi, Double Power big band, Progetto ELLE, Star for one day, Calicò Vintage.
Radio: Conduttore su LookUp radio di un contenitore artistico, con la presenza di artisti.
Fotografo ufficiale: John Wesley Hardyn (Bo), Reelin’and Rocking’ (Bo), Fantateatro (Bo), Nero Factory (Bo), Valsamoggia Jazz club (Bazzano), Friday Night blues (Bo), Voice club (Bo), Stones (Vignola), il Torrione (Fe), L’officina del gusto (Bo), Anzola jazz, Castelfranco Emilia blues, Bubano blues, Mercatino verde del mondo (Bo), L’Altro Spazio (Bo), Ramona D’Agui, Teatro del Pratello (Bo), P.I.P.P.U Domenico Lannutti, Insegui L’Arte (Badolato CZ), Artedate (Mi), Paratissima Expo (To), Teatro Nuovo e club Giovane Italia(Pr), Teatro Comunale e Dehon (Bo), Teatro delle Passioni (Mo).

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