ATELIER MUSICALE
Associazione Culturale Secondo Maggio
@auditorium G. Di Vittorio – Milano
TARENZI, GOLOUBEV, ARCO
Hancock e Tyner
Le due facce del modalismo jazz
Urk! certo che con un titolo del genere un evento jazz potrebbe spaventare, oppure far pensare di non essere all’altezza dell’ascolto. Non è così, chi il jazz, e la musica in generale, lo ascolta con piacere ed attenzione non si fa fermare, lo ascolta, ne gode, e ne trae emozioni, sensazioni.
Come sempre una ricca e semplice (con parole semplici ndr.) introduzione al concerto ci viene proposta da Maurizio Franco. Salito sul palco prima degli altri, Roberto Tarenzi comincia subito ad introdurre
“One finger snap” di H. Hancock, e voi direte e quindi? Provate ad ascoltarla, è praticamente una calamita per i sensi, sì, è un tourbillon di suoni e melodie che avvolgono in un enorme bozzolo chi ascolta, per poi farlo sfarfallare verso la fine del pezzo ormai avendo raggiunto la perfezione dell’ascolto. E il trio Tarenzi al pianoforte, Yuri Goloubev al contrabbasso e Tony Arco al contrabbasso sono la macchina perfetta per giungere alla trasformazione finale.
Non snoccioliamo i vari titoli che il trio ha portato all’Atelier come prima esecuzione, ma ci sentiamo di dire che la musica di Hancock e Tyner è stata riproposta nel migliore dei modi e con grande bravura dagli artisti presenti. Forse un altro pezzo lo segnaliamo “Four by Five”(McCoy Tyner) che ha incollato addosso al pubblico un “tempo” inaspettato.
Come sempre un ringraziamento all’associazione Secondo maggio, al suo ufficio stampa, agli artisti, ai lavoratori dello spettacolo e al pubblico intervenuto numeroso.
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