Lunga storia musicale quella dei Sestomarelli da Sesto San Giovanni (Mi). Iniziata con il trio folk dei Los Desperados, la loro vicenda musicale ha continuato a farsi sentire dal 2007 come Sesto Marelli. Progetto nato come occasione per riproporre, rivisitare pezzi storici, che hanno fatto la fortuna del rock – folk irlandese e inglese.
Il rock da battaglia trova sempre terreno fertile sul quale crescere, arrabbiarsi, scontrarsi. La crisi industriale, economica, la totale povertà di risorse e opportunità danno il fianco ai Sesto Marelli per affondare il colpo. La band lombarda ha appena pubblicato il suo disco di esordio, composto da 10 tracce originali e cantate in italiano.
Solida e potente sezione ritmica, 2 chitarre, una acustica e l’altra elettrica, il violino, voce e cori. Le idee musicali sono di Alex Aliprandi, mentre le storie sono scritte da Roberto Carminati.
Dopo una veloce carrellata sulle note di copertina passiamo a raccontare di Acciaierie E Ferriere Lombarde Folk, dove i temi trattati sono seriosi ma il tono col quale vengono cantati è di forte ironia. Un’ora Lurida appunto cala l’ascoltatore nei panni di un povero musicista rock che passa di serata in serata tra mille difficoltà e disillusioni. Si alzano i volumi per Lasciami Sanguinare, una forte carrellata elettrica che grida il diritto a esserci, a vivere per quel che si è.
Ballata amara, gridata e urlata, sulle spigolosità di violino e chitarra acustica, Che La Festa Cominci, poetica e dolorosa.
Il desiderio di ribellione, la forte pulsione di andare contro la generale depressione e la forte puzza di egoismo, pompano l’istinto rock di questo quintetto. Così tutto il combat folk che negli anni i Sestomarelli hanno suonato e studiato, viene buttato fuori con nuove vesti e concetti moderni. Ne sono lampante testimonianza canzoni come Briciole, Gli Stones, Signora Wolf, forti di una ruvida e dura scorza ma con all’interno tenere carezze e fragili disillusioni.
Claudio Donatelli