Nel 2009, Lil Wayne diceva, con la consueta modestia, “Numbers don’t lie, and money don’t lie/ and neither do I”. E facendolo, aveva tutta la ragione del mondo. Perché nella musica, come in qualsiasi settore, i numeri parlano insindacabilmente, dettando nuovi standard qualitativi, e spesso ridefinendo la qualità stessa. E forse ad oggi, pochi possono impersonificare questo cambiamento quanto Young Scooter: può un artista attualmente incarcerato assistere, da dietro le sbarre, alla svolta della propria carriera? Numeri alla mano, sì: dalla sua uscita in Gennaio, Street Lottery ha superato i 4 milioni di contatti sui vari portali di mixtape gratuiti, catturando l’interesse di svariate label. Un successo in modalità diesel, magari dovuto all’appeal mediatico dell’arresto stesso, ma fondamentalmente basato sulla carta vincente del nuovo rap USA: una sfacciata ed onestissima semplicità.
Perché (doverose mani avanti di rito) Scooter non è certo Nas. Anzi. Ma spiccare nell’attuale scena musicale di Atlanta, sovrappopolata da elementi troppo spesso omologhi, è difficile di questi tempi. Occorre personalità, un suono proprio, e l’innata dote del saper catturare l’attenzione. Street Lottery ha tutto questo: collaborazioni di primo livello, sonorità forti ma dalle cadenze non frenetiche, e alcuni momenti di lucidissimo quanto semplice storytelling, senza acrobazie liriche varie. Atlanta non è né New York né Los Angeles, e Young Scooter non è né Nas né Kendrick Lamar. Repetita iuvant.
Il catalogo di beat offerti è ampio e variegato: la title track, che si fregia della presenza del veterano Bun B, ha un che di leggero e spensierato grazie ai cori e ai campioni vocali dei Nard & B, mentre “Beautiful Day” e la hit “Colombia” sono movimentate e sinistramente trionfanti, rispettivamente grazie a chitarre elettriche, corni, trombe e batterie lente ma roboanti. Il dominatore del tape è però Zaytoven, che meglio di tutti fornisce Scooter dei giusti tappeti sonori. Synth, luccicanti note di piano, orchestrali e piccoli organi (Zay è stato e tutt’ora è organista) al limite del minimale formano una volta amalgamati strumentali ricche e vivaci, ben differenti dalle tetre sonorità che oggi saturano il mercato musicale USA.
Ed è su queste strumentali che Scooter abbandona l’autoproclamazione, offrendosi all’ascoltatore. “Made It Through The Struggle”, con il supporto del redivivo Ma$e, è una calma ma ferma confessione sugli anni passati, tra ristrettezze economiche, delinquenza e l’assenza di una figura paterna.
Altrettanto avviene in “Nothing Important Than Money”, un pezzo che contrappone la tensione e l’angoscia per il dover raggiungere la ricchezza senza fidarsi di nessuno ad un beat meravigliosamente rilassato, sul quale si adagiano una semplicissima melodia di piano e tanti minuscoli, gorgoglianti synth. I racconti sono semplici, essenziali, ma forse proprio per questo capaci di colpire.
È inutile negare che il finissimo orecchio di Young Scooter abbia giocato un ruolo fondamentale nel successo di questo tape; trovare un suono adatto a sé gli ha consentito di offrire un lavoro talmente solido da sopperire ad alcune sue evidenti lacune penna alla mano.
Street Lottery, con la sua coesa poliedricità , altro non è che il primo strike della sua carriera, nonché una positivissima indicazione sulla strada da percorrere nei prossimi anni della stessa. Guai con la giustizia permettendo.
Patrizio Corda
Young Scooter
Street Lottery
Tipo: Mixtape
Label: 1017 Bricksquad/A1FBG
Tracce: 22
Young Scooter – Street Lottery http://www.livemixtapes.com/mixtapes/16665/young_scooter_street_lottery.html
“Beautiful Day” (Feat. Travis Porter)
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=rO-tRmkYhiY[/youtube]
“Made It Through The Struggle” (Feat. Ma$e & Verse Simmonds)
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=4bLWZxmVucg[/youtube]