Questo racconto – articolo inizia dalla nostra cara, molto cara città di Berlino, dove nel 1991 il signor T. Morr decide di mettere in piedi un’etichetta discografica capace di produrre musica originale che piaccia soprattutto a lui, fregandosene delle inclinazioni del mercato discografico. Inizia col selezionare solo band ed artisti che sappiano unire la musica elettronica con una spiccata tendenza all’evasione dalla realtà, ai suoni dilatati, rallentati. Ad oggi sono tantissime le band che hanno trovato accoglienza nella Morr Music del signor T. Morr, citiamo band quali Lali Puna, Mùm, Ms John Soda, The Go Find e così via.
Proprio dalla Morr Musica arriva il lavoro Parabolabandit, esordio discografico di Sequoyah Tiger, ovvero Leila Gharib, cantante e autrice da Verona. Questa brillante ragazza produce musica che si sposa benissimo con le tendenze del signor Morr, come prima introdotto, infatti raccontiamo di un’autrice dalla creatività molto spiccata, dal delizioso gusto pop, dalla capacità di usare la sua originale voce per romantici inni da fuori di testa.
Il sound è elettronico, contaminato da inserti acustici e vintage, che entrano tutti nella lavastoviglie, galleggiano, girano al minimo, ne escono densi e zuppi di colore. Ma c’è anche la West Coast, quella dei suoni ricchi di sole, divertenti e divertiti.
Parabolabandit è sinonimo di un viaggio, di una storia, racconta di una ragazza misteriosa e imprendibile, cioè non facilmente catalogabile tra 2 definizioni standard. La voce di Leila è la parte centrale della scrittura e dell’intero cd, è sempre presente ma con diversi mood e diversi effetti, ama lanciarsi in cori melodici dal patos forte ed evocativo.
Dieci canzoni di puro modern pop, dalla costante qualità espressiva, dove la fantasia, la creatività, inventiva, la moltitudine di colori, rallegrano l’ascoltatore e lo portano a ballare sulla personale pista di Sequoyah Tiger.
Sequoyah Tiger – Parabolabandit
Il sound è elettronico, contaminato da inserti acustici e vintage, che entrano tutti nella lavastoviglie, galleggiano, girano al minimo, ne escono densi e zuppi di colore