Pop Corn

Rock Story – Stolen Car di Sting

Scritto da Marco Restelli

Ho scelto Stolen Car e ogni volta che l’ascolto devo dire – mi emoziona facendomi immaginare le scene descritte con dovizia di particolari dall’ex leader dei Police

Chi ci segue da più anni forse si ricorderà della rubrica ROCK STORY, rimasta ormai in soffitta forse per troppo tempo. Il gioco che ci piace proporre ai nostri lettori è quello di seguirci nel prendere una canzone che abbia la forza di raccontare, in poche strofe e una manciata di minuti, una storia simile a quella di un film, una sorta di mini sceneggiatura con personaggi che si muovono all’interno di un vero e proprio plot, con un inizio e una fine.
Per questo ritorno al passato, ho scelto Stolen Car, brano pubblicato dal mitico Sting nel 2003 su Sacred Love e che da vent’anni – ogni volta che l’ascolto devo dire – mi emoziona facendomi immaginare le scene descritte con dovizia di particolari dall’ex leader dei Police.
L’incipit è da poliziesco (tra l’altro aiutato dall’atmosfera creata da una musica piena di mistero, come farebbe una colonna sonora): c’è un giovane ladro che ha appena trovato la nuova auto da rubare, in una calda notte estiva. La macchina è di quelle super lussuose, ma lui pur essendo “povero” è un vero fenomeno che sa come farla partire col suo tocco quasi magico. Con quel suo semplice “sussurro al motore” per metterlo in moto c’è tutta l’audacia e l’arroganza di chi conosce quel “mestiere” come le sue tasche e non teme fallimento alcuno. Ed infatti, in pochi attimi accende i fari e sfreccia via sereno.

Late at night in summer heat, expensive car, empty street
There’s a wire in my jacket, this is my trade
It only takes a moment, don’t be afraid
I can hot wire an ignition like some kind of star
I’m just a poor boy in a rich man’s car
So I whisper to the engine, flick on the lights
And we drive into the night.

Ma, da questo momento, l’odore della pelle dei sedili scatena l’immaginazione del protagonista che ci guiderà in tutti altri “luoghi”. Inizia a fantasticare di essere un direttore di una società (magari proprio il proprietario di quell’auto favolosa), sposato e con due bambini. E in una vita così piena di denaro e agi non potrà di certo accontentarsi di una situazione fatta di normalità, priva di complicazioni, senza riuscire a fare a meno di pensare che ci sia anche un’amante, nascosta da qualche parte, con la quale passerà la notte. Il suo profumo aleggia nell’auto ovunque d’altronde e quanto alla moglie, basterà dirle che passerà la notte da solo e certamente se la berrà. Ma quanto all’amante…beh lei non è per niente un tipo facile…

Oh the smell of the leather always excites my imagination
And I picture myself in this different situation
I’m a company director, two kids and a wife
I get the feeling that there’s more to this one’s life
There’s some kind of complication, he tells her he’s alone
Spends the night with his lover, there’s a trace of her cologne
And the words of his mistress, as she whispers them so near
Start ringing in my ear

…ed infatti non si accontenta di stare a casa, dopo una giornata passata da sola ad aspettarlo. Si sente trascurata, come fosse una prigioniera d’amore e gli chiede con insistenza di portarla finalmente a ballare, almeno per una notte, perché è proprio quello che le aveva promesso al telefono. Sembra insomma che sarà dura convincerla a desistere…

Please take me dancing tonight I’ve been all on my own
You promised one day we could it’s what you said on the phone
I’m just a prisoner of love always hid from the light
Take me dancing, please take me dancing tonight

Ma come ogni triangolo che si rispetti, ecco che il ladro inizia a pensare anche alla moglie che tutto è tranne che una scema. Quel profumo da donna molto sospetto, in auto, lo ha sentito forte anche lei, mentre andava a riprendere i ragazzi a scuola. Il marito pensa di averla fregata, ma lei incavolata nera ha capito tutto e corre via, passando veloce col rosso ad un semaforo…

I imagine his wife, she don’t look nothing like a fool
She picks the kids up from some private school
She remembers what he told her, he was late and worked alone
But there’s more than a suspicion in this lingering cologne
And the kids just won’t be quiet and she runs a traffic light
And she drives into the night

La canzone finisce col ritorno alla realtà. Basta pensare ad altre vite che appartengono ad altri, ma non saranno mai la sua. Il ragazzo si ritrova fermo ad un semaforo dopo aver viaggiato con la mente, provando a mettersi nelle scarpe di persone che non gli appartengono. Quando le luci passano dal rosso al verde sfreccia via nella notte, con la sua nuova auto rubata perché in fondo, forse… il suo unico mestiere sarà sempre quello: il ladro di macchine.

So here am in a stolen car at a traffic light
They go from red to green and so I just drive into the night

 

 

 

 

About the author

Marco Restelli

Originario di Latina, ma trapiantato ormai stabilmente a Bruxelles. Collaboro con diversi siti musicali. Collezionista di dischi dai primi anni '80, ascolto praticamente ogni tipo di musica, distinguendo solo quella che mi emoziona da tutto il resto.
In progetto: l'attività di promoter di eventi live di artisti emergenti nel Benelux. Sono orgogliosamente cattolico, ma ritengo che la tolleranza sia alla base delle relazioni umane. Se dovessi salvare un solo disco, fra i miei 3500, sceglierei "Older" di George Michael. La mia più grande passione, oltre alla musica: la mia famiglia e i miei tre bambini.

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