La nostra grande curiosità ci muove nell’ascoltare questa artista di Cannes. Si perché quando si parla di mescolare forme espressive come la musica e le arti visive, quando si fa riferimento ad artisti come Brian Eno, Pierre Huyghes, la coreografa Pina Bausch, passando per Madonna, naturalmente le antenne si direzionano per l’ascolto.
Nome France ma si fa chiamare Owlle, classe ’86.
E’ stato proprio l’ascolto di fenomeni dell’elettronica e del pop degli anni ‘80 ad indirizzare Owlle verso la musica e a distoglierla dalle altre tante sue capacità espressive/artistiche.
La cultura dei club e delle discoteche hanno segnato molto il suo immaginario, i party infiniti, le luci soffocate dai fumi artificiali, le ombre dei corpi tra gli spazi indefiniti.
France così ha vestito i panni artistici di Owlle, una figura gotica, dai colori fantasy, immersa in un morbido magma elettronico. La sua voce è un perfetto mix tra la dolcezza della Madonna più romantica e di Florence (& The Machine) in versione aggressiva.
Per lei questo è un momento importante perché già in Europa è uscito a gennaio il suo album di debutto, France, e il prossimo 8 aprile uscirà in Italia. La formula che ci propone questa giovane artista è radicata nel presente ma non dimentica assolutamente le lezioni musicali del passato. Melodie malinconiche aleggiano tra le note di un certo pop onirico, questa è l’apertura affidata a Fog ma che ritroviamo in molte altri momenti del cd.
La soft dance di Don’t Lose It accelera i battiti del disco e Owlle, come uno sciamano del party notturno, balla e canta affascinando anche l’ascoltatore più distratto. Proprio questa sua grande abilità nel manipolare suoni, immagini, con una bellissima voce, fa di Owlle un piccolo fenomeno da approfondire e seguire.
Per questo motivo vi segnaliamo il suo concerto da non perdere assolutamente il prossimo 9 aprile si esibirà a Milano presso il Teatro Parenti (ore 19.30) all’interno dell’Elita Festival!
Claudio Donatelli