Il cantautore romano Max Gazzè fa ritorno nella sua città natale per concludere, con due serate ammantate di magia, il suo tour teatrale “Amor Fabulas – Preludio”. Questa kermesse teatrale anticipa l’uscita del suo prossimo lavoro omonimo “Amor Fabulas”, prevista per il 2024.
Una serata che sin dalle prime battute si annuncia come diversa, ammantata di misticismo e surrealtà. Gazzè appare sul palco dell’Auditorium nascosto dietro ad un telo bianco, sul quale nel corso dell’esecuzione dei primi brani, si alternano proiezioni di immagini in movimento. Un bambino su un’altalena, una grande colonna di fumo, e poi ancora le profondità marine e i giganteschi ingranaggi di un orologio. La rappresentazione onirica del tempo, che funge da chiave di lettura per l’intero concerto, e che, come spiega lo stesso cantautore, deve rappresentare un monito a non sprecarlo, a vivere appieno, a ragionare su come interpretarlo.
Non solo musica dunque, ma anche riflessione filosofica, sempre più attuale e necessaria all’interno di un momento storico complesso come quello che stiamo vivendo.
La scaletta che Gazzè presenta al suo pubblico include brani vecchi e nuovi, alcuni mai suonati live prima d’ora. L’artista apre con “Quante lune vuoi” e “L’epica della guerra”, per poi andare avanti poco dopo con il singolo che precede l’uscita del nuovo album “Che c’è di male” e continuare il suo viaggio musicale con brani come “Considerando”, “Vento d’estate”, “Mentre dormi” e tanti altri ancora.
Il telo bianco che nasconde i musicisti al pubblico nella fase iniziale dello show, si divide sulle note di “Considerando” per svelare Max Gazzè con il suo immancabile basso rosso, accompagnato come sempre da una band di musicisti di eccezione: Cristiano Micalizzi alla batteria, Daniele Fiaschi alla chitarra, Clemente Ferrari alle tastiere, Max Dedo ai fiati, Nicola Molino al vibrafono e Greta Zuccoli ai cori ed arpa.
Le canzoni scivolano veloci una dopo l’altra, Gazzè emoziona e fa divertire, proponendo un concerto intenso e coinvolgente che ammalia il pubblico in sala e trasforma la sala Santa Cecilia dell’Auditorium in un luogo rarefatto all’interno del quale tutto può accadere.
Una serata da non dimenticare e una conclusione meravigliosa per questo tour dell’artista. Aspettiamo ora con ansia di poter ascoltare il nuovo album.
– Quante lune vuoi (poema introduttivo “Il senso del grave”)
– L’epica della guerra
– Sarà papà
– Che c’è di male
– Considerando
– Preferisco così
– La tua realtà
– La mente dell’uomo
– Niente di nuovo
– Vento d’estate
– La nostra vita nuova
– La cosa più importante
– Mentre dormi
– Siamo come siamo
– Sirio è sparita
– Se soltanto
– Vuoti a rendere
– Il solito sesso
– Cara Valentina (intro: My funny valentine)
– La favola di Adamo ed Eva
– Atmos ballad
– Comunque vada (duetto con Greta Zuccoli)
– Ti sembra normale
– La vita com’è
– Sotto casa
– Una musica può fare
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