Pop Corn

Ludovico Einaudi @ Teatro dal Verme

Scritto da Erminio Garotta

«Quando diventi cosciente che il nostro tempo ha un limite, è il momento in cui cerchi di riempire quello spazio vuoto con tutta la tua energia e ricominci a vivere ogni istante della tua vita in modo pieno come quando eri bambino»

Reimmaginare.
Parte da questa parola il Maestro Einaudi per presentare al pubblico la rivisitazione di un progetto che ha visto i natali dieci anni orsono, IN A TIME LAPSE.
Come consuetudine, dal 2015, il Maestro dedica ai milanesi l’ultimo mese dell’anno con una lunga serie di concerti (17) al Teatro Dal Verme .
Partecipare.
Questa è un’altra parola che ci viene subito da pensare durante l’esecuzione dei pezzi; non ci si può esimere dal cercare emozioni, suoni, poesia durante il concerto.
Immergersi.
Subito, senza fiato, nelle sue onde. La musica prende il sopravvento e acuisce tutti i sensi, si ascolta, ci si culla, si viene inondati da una luce che immerge in porte spazio temporali della propria mente. La testa barcolla, gira in balia delle note che senza spazio o tregua volteggianno e serpeggiano tra il pubblico.
Poesia, Musica, consapevolezza di «Quando diventi cosciente che il nostro tempo ha un limite, è il momento in cui cerchi di riempire quello spazio vuoto con tutta la tua energia e ricominci a vivere ogni istante della tua vita in modo pieno come quando eri bambino» (la frase ormai è diventata una sorta di “manifesto” della filosofia del progetto musicale che il Maestro Einaudi citò al momento dell’uscita del progetto originale).
Esperienza. “Experience”.
E’ difficile non commuoversi, non farsi trasportare, non volare con le note che ti entrano nella testa, rendendosi conto che bisogna respirare alla fine dell’esecuzione. E’ una frazione di secondo, al termine dell’esecuzione, una frazione di secondo dove si riprende fiato prima di applaudire senza fine. Partecipare a questo concerto è esattamente questo, una esperienza.
Con il Maestro Einaudi una ensemble di grandi artisti che lo hanno accompagnato, il violoncellista Redi Hasa, il violinista Federico Mecozzi, il percussionista creativo Francesco Arcuri e il bassista Alberto Fabris, il fisarmonicista Rocco Nigro, Gianluca Mancini, tastiere ed elettronica) e Sebastiano De Gennaro alle percussioni.

Un ringraziamento a Ponderosa music & art che ci ha permesso di presenziare a questo evento, agli
 artisti, al maestro Einaudi, ai lavoratori dello spettacolo, al pubblico e a SOund36 Magazine di Cultura Musicale, Arti e Spettacolo.

P.s. Non troverete immagini del concerto, sarebbero una offesa alla tempesta di emozioni che si provano e che non possono e, secondo chi scrive, non devono essere “illustrate”.

Ludovico Einaudi
teatro dal Verme di Milano
“In A Time Lapse Reimagined”

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Erminio Garotta

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