E’ trascorso poco tempo da quando ho recensito su queste pagine un album di LU-PO ed eccomi a breve distanza ad occuparmi di nuovo di questo straordinario artista e della sua inconfondibile musica elettronica.
Ad aprile è uscito il suo quarto album, Bloom, e le prime (ma non le uniche) due cose che mi hanno colpito al primo ascolto sono state la delicatezza dei suoni proposti e il loro equilibrio.
Per tutto la durata del cd mi sembra di ascoltare suoni nordeuropei mentre leggo che quest’album è stato prodotto e registrato tra Cagliari e Torino! In ogni caso in questo lavoro una certa aria di internazionalità si respira lo stesso ed arriva dal fatto che LU-PO dopo aver vinto il Concorso di Composizione indetto da Radio France Internationale ha firmato un contratto di edizione con AEF (holding di RFI) che ha portato alla pubblicazione di Bloom.
Ovviamente come sempre i brani sono tutti suonati, registrati, prodotti, mixati e masterizzati da Gianluca Porcu (aka LU-PO) che cura anche l’aspetto grafico del progetto.
Paesaggi sonori di raffinata finitura si propongono in tutte le tracce, soprattutto quelle che vedono la chitarra classica protagonista di atmosfere originali, come in “Break the night” e “Guilty guitar”.
Un album intenso ed etereo, che avvolge e tranquillizza l’ascoltatore con i suoi suoni digitali mai scontati.
Annalisa Nicastro