Per chi, come il sottoscritto ama Loreena McKennitt fin dal primo album “Elemental” (datato 1985), ascoltare questo live significa anzitutto rituffarsi nel passato. Non tanto per la scaletta in sè che, in realtà, lascia ben poco spazio a dei masterpieces della primissima produzione dell’artista canadase, ma per la scelta, felicissima, degli arrangiamenti.
Si tratta infatti di una scelta, in questo senso, che ci riporta a quelle atmosfere celtic music oriented che tanto amo ascoltare. Non che la parte orientale della produzione non sia di eguale valore, ma essendo io un figlio adottivo della verde Irlanda, l’isola di smeraldo, capirete che il ritorno a quelle sonorità che resero celebre la McKennitt non possa che farmi piacere.
Oltre a ciò cosa dire del disco in questione? Due cd che condensano in 20 canzoni la celebratissima carriera di questa straordinaria musicista. Si apprezza moltissimo il certosino lavoro di produzione, atto a far risaltare ogni singolo strumento, e, di questi, ogni singolo suono.
Non parrebbe nemmeno un live di musica leggera, tanta è la precisione durante l’esecuzione e l’accuratezza nel riprodurli. Siamo alla soglia dei 35 anni di attività e quasi certamente questo è il modo migliore di celebrarli, con un doppio cd che mostra tutta la magnificenza della musica composta da una musicista eccezionale.
Nella tappa londinese la McKennitt è stata accompagnata da 5 ospiti che le hanno regalato momenti unici e, nel caso di Hossam Ramzy, purtroppo irripetibili vista la recente scomparsa del percussionista egiziano. Le altre guest stars presenti rispondono ai nomi di Daniel Casares, chitarrista flamenco, Ben Grossman e Ian Harper, polistrumentisti di elevatissimo livello ed Ana Alcaide con la sua nyckelarpa.
I concerti di Loreeena McKennitt sono vere e proprie cerimonie dove nulla è lasciato al caso e dove la carica emotiva raggiunge vette che, altrove è difficile trovare. Non posso dire che le stesse sensazioni si possono provare ascoltandola attraverso un supporto magnetico quale è il cd però… seduti in poltrona, al buio, col tepore di un caminetto che scalda e rischiara a tratti la stanza, sorseggiando un Porto e con qualche scheggia di di cioccolato artigianale di Modica ci si può avvicinare parecchio.
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