14 milioni di album venduti nel mondo, considerata una delle più grandi voci del folk mondiale Loreena Mckennitt arriva ai suoi trent’anni di carriera con una raccolta, un classico best of che raccoglie in 12 brani quello che è stato per lei il suo viaggio attraverso le sue radici sia musicali sia personali. “Guardando a ritroso il mio percorso attraverso le persone che ho incontrato, i posti visitati e le formative esperienze musicali in cui ho creato, e registrato, mi rendo conto di quanto ricco sia stato il mio viaggio.” , afferma Loreena. La scelta dei brani spazia infatti in tutta la sua discografia per fare un biglietto da visita per le persone che conoscono la sua musica solo ora.
Non si può non rimanere incantati dallo splendore della sua voce e dal suo modo di interpretare anche i classici folk. Brani come The Mystic Dream, Bonnie Portmore, The Lady of Shalott, Marco Polo, viaggiano in luoghi remoti della terra passando tra cristianesimo, paganesimo e l’Islam. Tra le crociate in terra santa fino alla vita dei nomadi in Mongolia.
Marco Polo in particolare ci fa pensare alla vita di un caravanserai, dove Loreena ha vissuto per 4 mesi e in un brano strumentale riesce a portarci fisicamente lì sul posto.
La voglia di uscire dai confini della musica celtica ha fatto si che all’inizio Loreena fosse mal vista dai puristi del folk celtico, come quasi non considerata, ma a lungo andare la sua bravura ha fatto apprezzare anche quelle melodie che alla fine si intrecciavano tra loro. Non scordiamoci che nel Medioevo la musica era una delle prime fonti di arte che recepiva influenze da zone totalmente opposte con una velocità quasi inimmaginabile.
Chi non conosce la sua musica questa raccolta è il giusto inizio per entrare nel mondo delle sue melodie per poi cominciare a conoscere la sua discografia dove in particolare consiglio l’ascolto del Live Nights of Alhambra. E logicamente speriamo di vederla in concerto in italia.
Claudio Lodi