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Il neo folk di George Ezra

Scritto da Annalisa Nicastro

C’è un clima folk e divertito, catturato dall’intensità del timbro e dei brani dell’artista!

Un ragazzetto belloccio, una voce graffiante e una chitarra. Non serve nient’altro.
Questo è George Ezra che con la sua voce profonda e raffinata si esibisce live il 13 Marzo sul palco del Tunnel di Milano.
Di origine anglosassone, Ezra ha una formazione che trova le sue radici nel blues di Woody Guthrie e nel grande talento del maestro della chitarra a 12 corde Leadbelly.
Il suo sound conosciuto dal grande pubblico per la ballata Budapest, e’ caldo e avvolge completamente il locale nonostante sia totalmente unplugged, non supportato nè da una band nè da ulteriori strimpelli stilistici o scenografici.
L’atmosfera è amichevole, quasi da pomeriggio in campagna.
Il pubblico segue in modo coinvolto questo giovane cantante inglese che in maniera talvolta timida e imbarazzata presenta i suoi pezzi.
C’è un clima folk e divertito, catturato dall’intensità del timbro e dei brani dell’artista. Breve e d’impatto la performance che nel giro di un’ora si conclude; la discografia di Ezra è infatti breve e alle prime armi, ma non per questo sterile. Dopo i brani del suo Ep “Did you hear the rain’ presenta un pezzo nuovo di zecca e lascia il pubblico soddisfatto.
La saggezza che trapela dai suoi pezzi e dalla sua esibizione non sembra consona alla sua età, in bilico tra retró e modernità; se chiudi gli occhi non immagini di avere davanti un ragazzetto mingherlino di 19 anni.
Insomma che dire, ‘chapeu’ e in bocca al lupo per George Ezra.

Noemi Bruni

About the author

Annalisa Nicastro

Mi riconosco molto nella definizione di “anarchica disciplinata” che qualcuno mi ha suggerito, un’anarchica disciplinata che crede nel valore delle parole. Credo, sempre e ancora, che un pezzetto di carta possa creare effettivamente un (nuovo) Mondo. Tra le esperienze lavorative che porterò sempre con me ci sono il mio lavoro di corrispondente per l’ANSA di Berlino e le mie collaborazioni con Leggere: Tutti e Ulisse di Alitalia.
Mi piacciono le piccole cose e le persone che fanno queste piccole cose con amore e passione. E in ultimo vorrei dire che mica sono matta, ma solo pazza. Pazza di gioia.

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