di Giacomo Cavaliere
Hard Feelings/Loveless è una canzone di Lorde appartenente all’album “Melodrama”, scritto e prodotto dalla stessa cantante neozelandese in collaborazione con il produttore Jack Antonoff.
L’album racconta la storia di una festa a cui partecipa anche una ragazza (che coincide con la cantante, diciottenne al tempo di composizione). Questa festa rappresenta per lei l’essenza dell’adolescenza ed è proprio lì che incontra un amore semplice ma non meno travolgente.
Ritengo questa traccia importante in quanto rappresenta il momento in cui gli innamorati si separano, e non è casuale che si trovi esattamente a metà all’interno dell’album. La prima parte si chiama “Hard Feelings” (sentimenti forti). Qui la voce si rivolge all’altra persona con tono malinconico, ricorda quello che sono stati e ammette che i sentimenti sono ancora intensi. Gli amanti sembrano le uniche persone al mondo e la musica concilia la sensazione di alienazione con quella di nostalgia. C’è una voce di sottofondo che incalza il ritmo e lo alleggerisce, suggerendo l’idea che la protagonista non abbia ben chiaro quanto questo amore sia distruttivo.
La produzione è di altissimo livello: la base musicale (costituita da strumenti e suoni nuovi) riesce a fondersi con l’atmosfera, lasciando che la voce solista emerga ma non sia centrale. Ad un tratto, però, ecco che la canzone sembra finire, e con essa anche la musica. Ma compare inaspettatamente una voce maschile che fa capire che la canzone non è finita, ma c’è un altro pezzo fondamentale. Ecco che comincia la seconda parte: “Loveless” (privo di amore). Il ritmo cambia totalmente e, sebbene la voce sia la stessa della prima parte, appare più spensierata.
L’amore è finito, la protagonista ha il cuore spezzato, non le interessa. È ancora una ragazza immatura sì, ma nel testo si cela un’ombra di sfida. Sta parlando direttamente all’ex amato: non prova più nulla ed è contenta così. La canzone si chiude con lei che ripete “siamo la generazione senza amore” in netto contrasto con la parte iniziale dove afferma di provare “sentimenti forti”.
Le due parti hanno quindi un’unità e solo apparentemente si discostano: altro non sono che due momenti della stessa esperienza. “Hard Feelings/Loveless” è straordinariamente coinvolgente grazie ai contrasti, alla musica, ai suoni esterni perfettamente inseriti della melodia, il testo semplice ma curato. Il tutto scaturisce un effetto particolare, perché sembra che questa esperienza da una parte metta in guardia il lettore riguardo alla potenza dell’amore, dall’altra gli sussurri “È tutto okay, ogni sbaglio ha rimedio. Andrà tutto bene”.
La voce di Lorde, inoltre, è originale e unica nel suo genere, perfetta per una narrazione musicale di questo tipo. Tutto l’album è un capolavoro e consiglio fortemente di ascoltare anche le tracce “Sober”, “Liability”, “The Louvre” e “Supercut”.
