Si chiude allo Stadio Olimpico di Roma lo “Start tour” che Ligabue ha portato negli stadi di tutta Italia con fortune alterne, visto che il rocker di Correggio questa volta non è riuscito a fare alcun sold out nelle varie date tra il sud ed il nord Italia. Questo non vuol dire che non ci sia stata qualità o che il pubblico non sia più legato al cantante modenese, ma è solo un calo fisiologico nella sua carriera trentennale ricca di successi e di riconoscimenti.
L’inizio del concerto viene salutato con incredibile affetto ed entusiasmo dei fan presenti, comunque numerosissimi. All’accendersi dei megaschermi con la scritta START si scatenano le urla e un assolo di chitarra annuncia Ligabue e la prima canzone “Polvere di stelle” singolo del nuovo album uscito quest’anno. Il cantante appare in forma, allegro e rilassato, pronto a godersi quest’ultima data estiva.
A seguire non possono mancare tutti i successi del cantautore emiliano come “Non è tempo per noi”, “Marlon Brando è sempre lui”, “Certe notti”, “A che ora è la fine del mondo?”, “Tra palco e realtà” e “Piccola stella senza cielo”.
Ligabue fa addirittura un omaggio al pubblico romano con un classico della canzone romanesca “La società dei magnaccioni”. Un gustoso fuori programma che ha divertito il pubblico capitolino.
Come da tradizione il concerto si chiude con il classico “Urlando
contro il cielo” che unisce Ligabue al suo pubblico con il coro trascinante che da anni chiude i concerti del rocker.
Forse per Ligabue non è stato il tour che abbia dato maggiore soddisfazione nella sua carriera, ma per chi ha partecipato è stato emozionante aver potuto ascoltare la sua voce roca e le sue canzoni senza tempo.
Testo e foto di Stefano Ciccarelli