Recensioni

Johnny Marr – Spirit Power: The Best of Johnny Marr

E’ una summa artistica del Marr-pensiero di questa decade. This Charming Marr!

Pochi artisti come Johnny Marr hanno avuto musicalmente un impatto così pregnante nella cultura britannica degli ultimi 40 anni: le trame sonore malinconiche e disincantate del chitarrista mancuniano sono state infatti la colonna sonora di intere generazioni di ragazzi e influenzato la gran parte delle band che avrebbero fatto parte della scena “Britpop” degli anni ’90.
La ricerca musicale di Johnny Marr dagli Smiths in poi è proseguita con una brillante carriera solista che il chitarrista celebra con la sua nuova uscita, “Spirit Power: The Best of Johnny Marr”, una compilation che celebra la prima decade della sua carriera come artista solista e che contiene due inediti “Somewhere” e “The Answer”, i singoli non pubblicati “Armatopia” e ‘The Priest’ tratti dai suoi quattro album solisti (The Messenger del 2013, Playland del 2014, Call The Comet del 2018 e Fever Dreams Pts 1-4 del 2022) e la cover di “I feel you” dei Depeche Mode.
La missione di Johnny Marr negli ultimi anni è stata per sua stessa ammissione “quella di scrivere canzoni che si potessero ascoltare mentre si andava a scuola, in palestra o al ritorno dal lavoro, come è stato per quelle dei Blondie”. Messe infatti da parte le invettive politiche e le costruzioni armoniche così disincantate del periodo con Morrissey, Marr sviscera nei brani che compongono la raccolta allo stesso tempo una passione sfrenata per la melodia unita alla volontà di ricercare sonorità più immediate e accattivanti.
La sua Rickenbacker disegna in alternanza tracce oscure ed ipnotiche come nelle splendide “The Priest” con il suo incedere trip-hop, “Spiral Cities” e “Spirit Power and Soul” e riff micidiali che colpiscono al primo ascolto, trasformando i brani in veri e propri “anthem” da cantare con sfrontata leggerezza come nel caso degli irresistibili inediti “Somewhere” e “The Answer”, più magnetico il primo, pieno di richiami psichedelici e stone-rock il secondo ed in quelli che sono i veri e propri manifesti della carriera solista di Johnny Marr, ovvero “Easy Money”, “Hi Hello” e “Night and Day”, quasi una summa artistica del Marr-pensiero di questa decade.
Non mancano i rimandi musicali agli Smiths come in “New Town Velocity”, “The Messenger” ed “European me” e le digressioni sul tema come nella cover di ‘I Feel You’ dei Depeche Mode, pubblicata in occasione del Record Store Day 2015, in cui Marr dà sfoggio di una notevole forza espressiva anche come cantante.
“Se vuoi che una canzone funzioni, deve essere una bomba” ed il songwriter mancuniano ha messo su con il suo ultimo lavoro un meraviglioso arsenale raccontandoci tra riff armonici ed “anthem” la sua continua evoluzione sonora: dagli Smiths, ai Modest Mouse all’avventura solista, mantenendo sempre intatti la creatività, la passione e lo stile di sempre…This Charming Marr!

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Claudio Di Benedetto

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