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Far East Film Festival 2022

Scritto da Alice Durigatto

Il Far East Film Festival di Udine accorcia le distanze tra Oriente e Occidente

articolo di Alice Durigatto, fotografie di Luca Chiandoni e Alice Durigatto

Il Far East Film Festival è la più importante roccaforte del cinema popolare asiatico in Europa. Nato a Udine nel 1999, fiorisce ogni aprile al Teatro Nuovo Giovanni da Udine dove il pubblico, proveniente da tutta Europa, va a caccia per nove giorni del miglior film da premiare.
Il FEFF è un evento internazionale denso di contenuti. È una scarica di adrenalina. È un rito collettivo che accorcia le distanze tra Oriente e Occidente, spaziando dal cinema (72 i titoli in programma, quest’anno, con 13 anteprime mondiali) a tutto ciò che “è Asia”: degustazioni di sake, bagni di gong, performance di cosplayer, disk jockey giapponesi, coreografie thai, arti marziali, spettacoli…

FEFF24 – Udine – Far East Film Festival 2022 – Teatro Nuovo Giovanni da Udine – Cinema Visionario – from 22nd to 30th of aprile – Photo © 2022 Luca Chiandoni

Ospiti Leggendari
Takeshi Kitano, leggenda assoluta, ha ritirato virtualmente il Gelso d’Oro alla carriera. Si è connesso nel cuore della notte dal Giappone per salutare e ringraziare il pubblico europeo a Udine: «Ora sto lavorando al montaggio del mio nuovo film e spero di venire a Udine a presentarvelo». Applausi spontanei, grande gioia e standing ovation hanno caratterizzato il momento più emozionante ed emozionato della serata seguito dalla proiezione dell’immortale Sonatine. Nel sorriso genuino e
indelebile sul volto di Sabrina Baracetti e Thomas Bertacche, fondatori del FEFF, si poteva leggere tutta la passione che li ha accompagnati negli anni.

Dive Eclettiche
Due le superstar hongkonghesi a far brillare il red carpet del FEFF: Stephy Tang e Josie Ho. Josie Ho ha presentato in anteprima mondiale Finding Bliss: Fire and Ice – The Director’s Cut di Kim
Chan e Dee Lam, di cui è la produttrice, Stephy Tang ha presentato in anteprima internazionale Twelve Days di Aubrey Lam, di cui è la protagonista.
Quello di Josie Ho è un grande ritorno: nel 2000, infatti, la superstar hongkonghese accompagnò al FEFF 23 l’action di Teddy Chen Purple Storm. Al FEFF24 è tornata per accompagnare il suo film più intenso e personale. Un meraviglioso documentario, girato in Islanda, che riflette sul concetto di beatitudine.
È stata, invece, la primissima volta di Stephy Tang in città. Oltre a Twelve Days, acuta e
dolorosa riflessione sul romanticismo contemporaneo, Stephy ha presentato Table for Six, irresistibile “commedia familiare” diretta da Sunny Chan.

Sotto lo stesso cielo
Le giornate al FEFF cominciano all’alba e finiscono in piena notte, se consideriamo il filo diretto con l’Oriente, non è cosa di cui meravigliarsi.
A scandire il ritmo è stata la giornalista de Il Foglio Giulia Pompili, esperta di attualità asiatica. Il cinema è uno strumento straordinario per raccontare la trasformazione politica e sociale di un Paese e prendendo spunto dai film in programma, Giulia ha accompagnato il pubblico in dialoghi con ospiti di rilievo come Costantino Della Gherardesca, Pio d’Emilia, Filippo Santelli, Zhang Lijia, Darcy Paquet e altri ancora.
Sotto lo stesso cielo, titolo degli incontri, è stato uno spazio di approfondimento e costruzione di un racconto sull’Asia di oggi.

Tutti gli eventi
Gli eventi collaterali al cinema sono tantissimi ed è impossibile citarli tutti. Sono suddivisi in diverse categorie: Shows, Talks, Workshops, Feff kids, Far East Food, Wellness, Happy Hours.
Ogni categoria porta in città eccellenze come l’artista Michikazu Matsune, la DJ Midori Hirano, i performer Martin Butler e I-Chen Zuffelato. Ma la città di Udine tutta si trasforma: i suoi parchi diventano palcoscenici per attività ayurvediche, le sue logge passerelle per insospettabili robot cingolati di cartapesta, le piazze diventano mercati profumati di tè, sakè e umami,
L’edizione 2022 del Far East Film Festival si chiude con 40mila spettatori che hanno decretato la vittoria della Corea del Sud, premiando con il Gelso d’Oro Miracle: letters to the President di Lee Jang-hoon, un dolce inno al potere dei sogni.
Al secondo e terzo posto del podio si è invece piazzata la Cina con la struggente ballata d’amore Return to Dust di Li Ruijun e l’esilarante To Cool to Kill di Xing Wenxiong.
Anche gli accreditati Black Dragon hanno incoronato Return to Dust, mentre i lettori di MYmovies hanno scelto il sudcoreano Kingmaker di Byun Sung-hyun.
I giurati della sezione opere prime (i Manetti Bros. e Vanja Kaludjercic, direttrice del Festival di Rotterdam) hanno poi confermato l’entusiasmo generale per To Cool to Kill, assegnandogli il Gelso Bianco, mentre il Gelso per la Miglior Sceneggiatura – novità di quest’anno – è andato all’irresistibile commedia romantica Love Nonetheless di Jojo Hideo (a decidere, alcuni dei giurati del Premio “Sergio Amidei” di Gorizia: Massimo Gaudioso, Doriana Leondeff, Francesco Munzi e Silvia D’Amico).

Nel momento dell’annuncio dei vincitori, mi trovavo affianco a Yoon Jong-seuk, il regista di Confession, il film di chiusura in concorso. Riuscivo a sentire il suo respiro sospeso, il battito del suo cuore che accelerava, la forza con cui una mano stringeva l’altra. Ecco. È questo che intendo quando dico che il FEFF è una scarica di adrenalina!
L’appuntamento è a Udine per il venticinquesimo compleanno del FEFF, dal 21 al 29 aprile 2023!

 

About the author

Alice Durigatto

Alta, forte e spettinata. Scrivo con la luce, ascolto tanto e non seguo biancognigli.

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