articolo di Alice Durigatto, fotografie di Luca Chiandoni e Alice Durigatto
Il Far East Film Festival è la più importante roccaforte del cinema popolare asiatico in Europa. Nato a Udine nel 1999, fiorisce ogni aprile al Teatro Nuovo Giovanni da Udine dove il pubblico, proveniente da tutta Europa, va a caccia per nove giorni del miglior film da premiare.
Il FEFF è un evento internazionale denso di contenuti. È una scarica di adrenalina. È un rito collettivo che accorcia le distanze tra Oriente e Occidente, spaziando dal cinema (72 i titoli in programma, quest’anno, con 13 anteprime mondiali) a tutto ciò che “è Asia”: degustazioni di sake, bagni di gong, performance di cosplayer, disk jockey giapponesi, coreografie thai, arti marziali, spettacoli…
Ospiti Leggendari
Takeshi Kitano, leggenda assoluta, ha ritirato virtualmente il Gelso d’Oro alla carriera. Si è connesso nel cuore della notte dal Giappone per salutare e ringraziare il pubblico europeo a Udine: «Ora sto lavorando al montaggio del mio nuovo film e spero di venire a Udine a presentarvelo». Applausi spontanei, grande gioia e standing ovation hanno caratterizzato il momento più emozionante ed emozionato della serata seguito dalla proiezione dell’immortale Sonatine. Nel sorriso genuino e
indelebile sul volto di Sabrina Baracetti e Thomas Bertacche, fondatori del FEFF, si poteva leggere tutta la passione che li ha accompagnati negli anni.
Dive Eclettiche
Due le superstar hongkonghesi a far brillare il red carpet del FEFF: Stephy Tang e Josie Ho. Josie Ho ha presentato in anteprima mondiale Finding Bliss: Fire and Ice – The Director’s Cut di Kim
Chan e Dee Lam, di cui è la produttrice, Stephy Tang ha presentato in anteprima internazionale Twelve Days di Aubrey Lam, di cui è la protagonista.
Quello di Josie Ho è un grande ritorno: nel 2000, infatti, la superstar hongkonghese accompagnò al FEFF 23 l’action di Teddy Chen Purple Storm. Al FEFF24 è tornata per accompagnare il suo film più intenso e personale. Un meraviglioso documentario, girato in Islanda, che riflette sul concetto di beatitudine.
È stata, invece, la primissima volta di Stephy Tang in città. Oltre a Twelve Days, acuta e
dolorosa riflessione sul romanticismo contemporaneo, Stephy ha presentato Table for Six, irresistibile “commedia familiare” diretta da Sunny Chan.
Sotto lo stesso cielo
Le giornate al FEFF cominciano all’alba e finiscono in piena notte, se consideriamo il filo diretto con l’Oriente, non è cosa di cui meravigliarsi.
A scandire il ritmo è stata la giornalista de Il Foglio Giulia Pompili, esperta di attualità asiatica. Il cinema è uno strumento straordinario per raccontare la trasformazione politica e sociale di un Paese e prendendo spunto dai film in programma, Giulia ha accompagnato il pubblico in dialoghi con ospiti di rilievo come Costantino Della Gherardesca, Pio d’Emilia, Filippo Santelli, Zhang Lijia, Darcy Paquet e altri ancora.
Sotto lo stesso cielo, titolo degli incontri, è stato uno spazio di approfondimento e costruzione di un racconto sull’Asia di oggi.
Tutti gli eventi
Gli eventi collaterali al cinema sono tantissimi ed è impossibile citarli tutti. Sono suddivisi in diverse categorie: Shows, Talks, Workshops, Feff kids, Far East Food, Wellness, Happy Hours.
Ogni categoria porta in città eccellenze come l’artista Michikazu Matsune, la DJ Midori Hirano, i performer Martin Butler e I-Chen Zuffelato. Ma la città di Udine tutta si trasforma: i suoi parchi diventano palcoscenici per attività ayurvediche, le sue logge passerelle per insospettabili robot cingolati di cartapesta, le piazze diventano mercati profumati di tè, sakè e umami,
L’edizione 2022 del Far East Film Festival si chiude con 40mila spettatori che hanno decretato la vittoria della Corea del Sud, premiando con il Gelso d’Oro Miracle: letters to the President di Lee Jang-hoon, un dolce inno al potere dei sogni.
Al secondo e terzo posto del podio si è invece piazzata la Cina con la struggente ballata d’amore Return to Dust di Li Ruijun e l’esilarante To Cool to Kill di Xing Wenxiong.
Anche gli accreditati Black Dragon hanno incoronato Return to Dust, mentre i lettori di MYmovies hanno scelto il sudcoreano Kingmaker di Byun Sung-hyun.
I giurati della sezione opere prime (i Manetti Bros. e Vanja Kaludjercic, direttrice del Festival di Rotterdam) hanno poi confermato l’entusiasmo generale per To Cool to Kill, assegnandogli il Gelso Bianco, mentre il Gelso per la Miglior Sceneggiatura – novità di quest’anno – è andato all’irresistibile commedia romantica Love Nonetheless di Jojo Hideo (a decidere, alcuni dei giurati del Premio “Sergio Amidei” di Gorizia: Massimo Gaudioso, Doriana Leondeff, Francesco Munzi e Silvia D’Amico).
Nel momento dell’annuncio dei vincitori, mi trovavo affianco a Yoon Jong-seuk, il regista di Confession, il film di chiusura in concorso. Riuscivo a sentire il suo respiro sospeso, il battito del suo cuore che accelerava, la forza con cui una mano stringeva l’altra. Ecco. È questo che intendo quando dico che il FEFF è una scarica di adrenalina!
L’appuntamento è a Udine per il venticinquesimo compleanno del FEFF, dal 21 al 29 aprile 2023!