Ci sono poche persone che si avvicinano al mondo di Franco Battiato comprendendone i significati molteplici. Carla Bissi, per i più semplicemente Alice, è sicuramente una di queste. Una collaborazione solida quella di Alice e Battiato, fondata su di una stima reciproca, che è cresciuta negli anni e si è consolidata. Ad un anno dalla scomparsa del cantautore siciliano, Alice riesce ad omaggiarlo con autenticità ed eleganza. Il pubblico lo invoca, tra standing ovation e applausi che sono rivolti ad Alice e a ciò che rimane di lui.
Alice, accompagnata dal piano del maestro Carlo Guaitoli con l’orchestra, propone un repertorio che ripercorre la carriera di Battiato. La presenza dell’orchestra risalta l’incredibile voce di Alice e la sua capacità di dare una lettura personale ma sempre carica dell’anima del Maestro, rendendo impossibile trattenere le lacrime.
“Questo programma, come saprete, è interamente dedicato a Battiato”, con queste parole la cantante romagnola apre il concerto sul palco della Sala Sinpoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, dove il 6 maggio ha fatto tappa il tour “Alice canta Battiato”, direttamente da un altro spazio. Nessuno canta Battiato come Alice. Lo stesso cantautore siciliano, d’altronde, ha eletto Alice come suo alter-ego femminile: canzoni come “Il vento caldo dell’estate” e “Chanson égocentrique” sono la testimonianza di un’intesa che va anche al di là della musica, quasi spirituale. Poi i brani più celebri scanditi dal ritmo degli applausi: “Povera patria”, “I treni di Touzer” fino ad arrivare a “La cura”. Dopo una lunga standing ovation, tre bis: “Prospettiva Nevsky”, la storica “Per Elisa”, vincitrice del Festival di Sanremo 1981 e “L’era del cinghiale bianco”, salutata dall’ammirazione infinita del pubblico in piedi.
Ed è attraverso le note suonate dall’orchestra e la voce di Alice che Franco Battiato rivive.
Alice canta Battiato @ Auditorium Parco della Musica
Franco Battiato rivive attraverso la splendida voce di Alice