Ridurre all’osso il mezzo espressivo. Essenzialità, asciugare il più possibile il discorso per non incorrere in incomprensioni. Essere diretti come un camion lanciato a tutta velocità. Queste sono le strategie principali usate per colpire l’ascoltatore di Elli De Mon.
Come è scritto nelle prime righe della sua biografia artistica: Elli De Mon è un progetto solista per chitarra reso fonica, grancassa, sonagli, voce e amplificatore saturato. Cosa aggiungere altro, questo sarebbe già sufficiente per chiarire le idee ai lettori. Dietro questa one girl band vive, crea, interpreta Elisa, una ragazza vicentina classe ’81, diplomata in sitar e contrabbasso. Tra le sue precedenti esperienze spicca la presenza nel progetto folk Le-Li con cui l’artista ha girato Italia ed Europa ed inciso 2 dischi.
Elli De Mon nasce sicuramente dalla voglia di ribellione che la ragazza dimostra. La forma artistica radicale che ha scelto per esprimersi ne è una chiara testimonianza. Così nel 2013 pubblica Leave This Town, 7 pollici registrato da Nene Baratto (Movie Star Junkies). Tra un concerto e l’altro Elisa continua a scrivere nuove canzoni che poi registrerà, ovviamente in presa diretta, e andranno a comporre il suo album di debutto dal titolo omonimo.
Pronti, via, il disco si apre proprio con il singolo Leave This Town, traccia manifesto dell’Elli pensiero. Voglia di fuga a ritmo di selvaggio blues. Il metallo corre e scivola su e giù per le 6 corde, la cassa batte incessante, i sonagli movimentano la danza.
Spell è una danza macabra, il suono della chitarra copre tutto fino a togliere l’ossigeno, sopravvivere in una palude melmosa è quasi impossibile. Altra traccia ben riuscita è Sick e ascoltandola sembra difficile pensare che Elli riesca a produrre da sola un sound così completo.
Non poteva mancare una canzone suonata con sitar e chitarra, Ratri, un blues della meditazione, che dilata i tempi, anzi esce dal tempo.
Elli De Mon è un disco di debutto che racconta la necessità di mettersi in gioco, dimostrare bravura e possibilità. Un buon inizo per Elisa che fa ben sperare per le sue prossime produzioni.
Claudio Donatelli