Recensioni

Arisa – Ero Romantica

Ero romantica è un po’ come il diavolo e l’acqua santa, non pensate che ci siano mezze misure

Rischio: è questo il termine a cui penso mentre ascolto il nuovo disco di Arisa, un lavoro che già dal packaging double face ci avverte, che come in un bivio, la strada può prendere percorsi impervi. Il titolo del disco nasconde in sé un significato ingannevole, perché la parola “ero” non è una coniugazione passata del verbo essere, ma cela, o meglio abbrevia, l’aggettivo “erotica”. L’erotismo, si sa, non è una moneta che si inflaziona nel tempo ed è per questo che le prime sei canzoni del lotto sono concepite nei suoi fumi lascivi.
E’ la cantante stessa a dichiararlo nel testo della title track: “Ero romantica, adesso non lo sono più”, lo afferma decisa proprio per fugare ogni dubbio. “Psyco” ne rimarca lo status, rafforzandolo nei paradigmi caratteristici della lounge music. Stregati dal bagliore delle luci rosse, il martellare della dance carnale di “Agua De Coco” ci riporta agli anni ’90 e ad artisti come i Ti.Pi.Cal. e Gala. Tutto è ben contestualizzato compreso l’electro-pop di “Altalene”, che vede la collaborazione del duo britannico Brown & Gray, mentre la successiva “Maddalena” ha come protagonista, ca va sans dire, la peccatrice per eccellenza, immagine evocata per sbandierare il diritto di essere donna, allontanando gli antichi (e superati) preconcetti patriarcali.
“Licantropo”, provocante e ferina, ci guida al giro di boa cruciale, quello che smaschera il dualismo, riportando Arisa agli esordi, senza stigmatizzare in alcun modo la prima parte dell’album.
In “Cuore” esplode con forza il romanticismo represso, togliendo dalla naftalina il pianoforte, una sezione di archi da brividi e la voce della cantante pura, spogliata da qualsiasi polluzione elettronica. Ovviamente altra gemma di malinconia è “Potevi Fare Di Più”, la canzone scritta da Gigi D’Alessio con la quale la cantante genovese ha partecipato allo scorso Festival di Sanremo, senza dimenticare la palpitante “L’Arca Di Noé”, che ci impantana in una pozza di lacrime e rimpianti.
Ero Romantica è un disco separato in due blocchi: uno rovente da maneggiare con cura e l’altro accomodante che non chiede altro che essere amato. E’ un po’ come il diavolo e l’acqua santa, non pensate che ci siano mezze misure. Questo è il senso del rischio.

Arisa
Believe

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Giovanni Panebianco

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