La sommossa giunge dall’Australia in un bagno di sudore ed inzuppata di birra dalla testa ai piedi. Trainato dai singoli “Guided By Angels” e “Security”, il secondo full length degli Amyl And The Sniffers, Comfort To Me, fagocita il disagio schizzato del punk anni 70 e lo coinvolge in un improbabile catfight tra Brody Dalle e Poly Styrene, in cui ogni strumento di offesa è lecito.
Amy Taylor non si limita a cantare, ma urla, graffia, acumina gli spigoli del garage rock,facendoci arrivare con il fiato corto già alla fine della prima traccia (“Guided By Angels”). Gli assoli della chitarra di Dec Martens sono brevi e fatiscenti, enfatizzando un’eloquente allergia a qualsiasi appeal commerciale (“Freaks To The Front” e “Capital”).
Ci sentiremo sballottati come una pallina in un flipper, mentre il gruppo pesca a piene mani nell’anima riottosa di band di culto come L7 e X-Ray Spex (“Choices” e “Hertz”). Il paragone è sfrontato e cristallino, ma a mandare a monte i piani ci penseranno canzoni come “Maggot” e “Knifey” che mettono ai margini lo spirito anarchico dei Sex Pistols, anche se, con la coda dell’occhio, non lo perdono mai di vista.
L’effetto shakerato tornerà a tormentarci: la batteria scarna e bisunta di Bryce Wilson sguinzaglia un arsenale così intimidatorio da farcelo sognare anche di notte (“Security” e “Don’t Fence Me In”).
La rivolta è qui davanti a noi, viene dal passato, eppure si incastra a pennello nei giorni nostri. Ci faremo trovare preparati quando queste bestie del rock’n’roll colpiranno?
Amyl And The Sniffers – Comfort To Me
Ci sentiremo sballottati come una pallina in un flipper, mentre il gruppo pesca a piene mani nell’anima riottosa di band di culto