Una decima edizione di grande successo quella del Treviso Suona Jazz Festival, uno dei più importanti e seguiti d’Italia. È promosso dall’associazione Urbano Contemporaneo, in collaborazione con il Comune di Treviso, il patrocinio della Provincia e come partner il Conservatorio Steffani di Castelfranco Veneto e Confcommercio Treviso. Nato con l’idea di valorizzare le bellezze architettoniche della città attraverso la musica dal vivo, si è allargato a teatri e auditorium, piazze, plateatici, osterie, loggiati, sale espositive… Tra i luoghi degli eventi di quest’anno figurano, infatti, la Loggia dei Cavalieri, Palazzo Giacomelli, la Chiesa di San Gaetano, Chiesa di San Gregorio oltre che il Teatro Mario del Monaco e gli Auditorium della città.
Il direttore artistico e contrabbassista, Nicola Bortolanza, è soddisfatto del buon esito dei “Dieci anni di suoni e visioni”: “Un’edizione che ci ha lasciato un grande riscontro di pubblico con eventi tutti soldout, sia nei teatri che nei luoghi all’aperto. Non potevamo aspettarci di meglio per festeggiare questi dieci anni di festival.”
L’anteprima il 30 aprile 2024 in occasione dell’International Jazz day, a Palazzo Bomben, con Gabriele Mirabassi al clarinetto e Roberto Taufic alla chitarra classica, ha dato il la alla kermesse che si è aperta ufficialmente il 22 maggio con il Danish Trio del sassofonista Max Ionata.
Il giovedì 23 la Funkasin Band ha marciato in centro durante il pomeriggio, mentre il duo di voce e chitarra (Francesca Bertazzo Hart) e contrabbasso (Beppe Pilotto) ha accompagnato il finissage di una mostra allo Spazio Lazzari.
Alle 20.45 all’auditorium di Fondazione Benetton è stata sonorizzata la pellicola muta “La principessa delle ostriche” di Ernst Lubitsch, con Gianpaolo Rinaldi al pianoforte e Luca Colussi alle percussioni: un appuntamento ormai consueto di incontro tra il cinema e l’improvvisazione musicale, proprio come si faceva nei primi decenni del jazz.
Venerdì 24 maggio all’Auditorium Sant’Artemio ecco il quartetto di Bosso (Fabrizio Bosso, tromba Julian Oliver Mazzariello, pianoforte Jacopo Ferrazza, contrabbasso Nicola Angelucci, batteria). I quattro hanno eseguito i brani dell’album in quartetto “WE4”, dando sfoggio del loro proverbiale interplay, tra ritmi incalzanti e atmosfere vellutate.
Sabato 25 il Teatro Mario del Monaco ha ospitato un trio sacro del jazz, Fred Hersch al pianoforte (da poco uscito con ECM con il suo album di piano solo “Silent, Listening”), Drew Gress al contrabbasso e Joey Baron alla batteria. Un’esibizione magnifica, arricchita da una perfetta amplificazione, che, complice la tensione del pubblico, ha consentito di ascoltare ogni singola coloritura della musica dei tre Maestri statunitensi.
Il Treviso Suona Jazz Festival si è concluso proprio il 26 maggio con i concerti all’aperto dei Maestri del Conservatorio Steffani in versione ensemble con Mauro Ottolini ospite d’onore (che non ha perso l’occasione di suonare conchiglie oltre al classico trombone!).
In tutto ciò, le jam session e i djset hanno animato altri locali del centro città, gli allievi di conservatori e associazioni hanno potuto approfondire vari temi, e due di loro si sono aggiudicati delle borse di studio per i corsi estivi di Umbria Jazz, che come si sa, sono possibili trampolini di lancio anche per esperienze all’estero.
Appuntamento all’edizione 2025, ma attenzione agli eventi “spot” che si terranno nel corso dell’anno!
Treviso Suona Jazz Festival
Dieci anni di suoni e visioni: “Un’edizione che ci ha lasciato un grande riscontro di pubblico con eventi tutti soldout, sia nei teatri che nei luoghi all’aperto. Non potevamo aspettarci di meglio per festeggiare questi dieci anni di festival.”