Feudalesimo e Libertà è nato già parecchi anni fa sui social come pagina ironica a tema medievale. Dopo innumerevoli meme che leggono l’attualità, e non solo, in chiave medievale, già da tempo chi gestisce la pagina ha fatto il salto nel “mondo reale” organizzando l’Adunata, un evento dove incontrare e intrattenere la propria community. Giunti ormai nel 2024 alla sesta edizione, l’Adunata porta in due giorni al Live Club di Trezzo tutti i temi cari a Feudalesimo e Libertà: nel locale, e nel cortile interno, troviamo banchetti dedicati a magliette con design di FeL, idromele e sidro artigianali e altri elementi che rimandano al tema medievale dell’evento (come un giogo dove si può infilare la testa per una foto ricordo), insieme a tanta musica.
Sul palco principale due presentatori, ovviamente vestiti a tema, introducono i vari momenti della giornata che saranno per lo più musicali. Non mancano però delle divagazioni a tema, come il debutto dal vivo dei ragazzi del podcast Si Stava Meglio Quando Si Stava Metal che danno il via alla giornata.
Come dicevamo, sul palco principale il resto della giornata sarà per lo più a tema musicale e quindi vediamo l’esibizione dei Derdian, storico gruppo attivo dalla fine degli anni ‘90 dedito ad un Symphonic Metal di ottima fattura. Il pubblico è già nutrito e partecipe e la performance viene sicuramente apprezzata da tutti.
Seguono i Vallorch che con il loro Metal a tinte Folk riportano alla mente il tema medievale della giornata. Uno show molto energico che non manca di coinvolgere i fan presenti.
Intanto all’esterno si succedono diversi musicisti che, spesso adoperando strumenti tradizionali, suonano musica folk – o “feudale”, come descrive il programma della giornata – creando un’allegra atmosfera da osteria. Tornando al palco principale abbiamo un altro momento extra-musicale con “Mr e Miss Feudo”, una gara che ricalca ironicamente i concorsi di bellezza, ovviamente anche qui in chiave medievale.
Si torna poi alla musica con i Trick Or Treat, veterani del Power Metal italiano, che con un palco adornato da grossi fantasmi gonfiabili divertono tutti i presenti con quasi un’ora di performance di grande qualità. Musica veloce, energica, divertente, e con un frontman d’eccezione come Alle Conti il pacchetto è completo.Al termine ci spiace solo che il concerto non sia durato di più.
Arriva quindi il turno dell’unico gruppo internazionale della giornata, i tedeschi All For Metal. Attivi solamente dal 2022, in così poco tempo hanno ottenuto un contratto con una casa discografica di rilievo e un seguito in costante crescita. Il motivo è facile da comprendere, la band è affiatata e capace di creare musica di qualità che convince immediatamente. I costumi di scena aggiungono un tocco che lo fa sembrare un gruppo di veterani scafati, e anche l’aspetto di uno dei due cantanti, Tim “Tetzel” Schmidt, muscolosissimo gigante (non per nulla campione di sollevamento pesi), aiuta a rendere la band particolarmente memorabile. La musica degli All For Metal richiama i Manowar più pacchiani e, pur non inventando niente di nuovo, funziona molto bene, in particolare nel contesto live, per divertire chi è affezionato a quelle musiche e quei temi. L’aggiunta di due ballerine sul palco a completare la coreografia contribuisce a dare l’idea di una band abile a creare un “prodotto” valido a 360 gradi, dalla musica ad ogni dettaglio dell’aspetto dei membri.
A concludere la serata torniamo in Italia con i Rhapsody of Fire, uno dei gruppi Metal più importanti usciti dal nostro Paese. Dall’inizio della giornata avevamo notato tanti presenti con magliette della band, e quindi non è una sorpresa riscontrare il maggior entusiasmo del giorno proprio per loro. Se qualcuno ancora rimpiange il cantante storico Fabio Lione, a otto anni dal suo arrivo è innegabile vedere come Giacomo Voli si sia ritagliato il suo spazio nella band e nel cuore dei fan, e il cantante è a suo agio mentre canta (alla grande!) e ride e scherza tra una canzone e l’altra con gli spettatori. Forse abituati ai tour internazionali, i cinque sono particolarmente galvanizzati dal pubblico italiano e non risparmiano sorrisi. La setlist rappresenta bene quasi tutti gli album dei Rhapsody, con un focus sull’amatissimo “Symphony of Enchanted Lands II”, e un’anteprima del nuovo album “Challenge the Wind” con proprio la title-track. Dopo la magnifica “Emerald Sword”, e al termine di 14 canzoni, la band si congeda tra gli scroscianti applausi del pubblico.
Adunata – VI raduno di Feudalesimo e Libertà
Live Club, Trezzo Sull’Adda – 18 maggio 2024