Interviste

Davide Morandi

L’idea del Festival Col Passo a Tempo di chi sa Ballare è quella di una valorizzazione del nostro territorio montano coniugata alla narrazione dei valori della Resistenza

Ho parlato con Davide Morandi (Modena City Ramblers) del Festival Col Passo a Tempo di chi sa Ballare che si terrà nel weekend 8/9 giugno al Parco comunale di Palagano in provincia di Modena. Una due giorni di musica, buon cibo e realtà artigianali del territorio appenninico simbolo della Resistenza. Non mancate!

 Come nasce l’idea di questo festival artistico e qual’ è il significato di fondo che vorresti arrivasse al pubblico (con) “Col Passo A Tempo Di Chi Sa Ballare”?
L’idea del festival è nata alcuni anni fa da alcune ragazze e ragazzi del comune di Palagano, paese dell’Appennino modenese fortemente legato al tema della Resistenza. La Val Dragone ha visto nascere la Repubblica partigiana di Montefiorino e ha subito nel marzo del 1944 l’efferato eccidio di Monchi, Susano, Costrignano e Savoniero. Le prime edizioni del Festival sono state fatte online, nel periodo dell’emergenza Covid. Poi, dal 2022 abbiamo costituito l’associazione “Col passo a tempo di chi sa ballare” e abbiamo cominciato a proporre la festa in presenza, spostandola da aprile a inizio giugno e coinvolgendo realtà artistiche diverse tra loro e via via sempre più importanti. L’idea è quella di una valorizzazione del nostro territorio montano coniugata alla narrazione dei valori della Resistenza.

Chi saranno gli ospiti e cosa verrà proposto?
Il cast di quest’anno è davvero vario e importante e di questo siamo molto contenti e orgogliosi. Sabato 8 giugno la proposta musicale sarà più energica con Brigata Lambrusco, Skandals, Paolino Paperino Band e Modena City Ramblers. Domenica 9 ci sarà spazio per sonorità e narrazioni più rilassate con il Coro delle Mondine di Bentivoglio, Moka Quartet, Emiliano Mazzoni, Max Collini, Massimo Zamboni e i Mercanti di Liquore.

 Oggi è più difficoltoso organizzare questo tipo di eventi rispetto ad anni fa?
Sicuramente per una piccola realtà come la nostra associazione organizzare una due giorni di eventi come questa non è semplice, reperire i fondi, mettere in fila tutti i permessi e la logistica e coinvolgere gli artisti costa molto impegno e fatica, ma l’entusiasmo non ci manca, riusciamo a trasmetterlo e in tanti rispondono all’appello dandoci una mano.

 Sarà un festival a tutto campo che vedrà la partecipazione anche di realtà artigianali?
Assolutamente si, come dicevamo prima, per noi la valorizzazione del nostro territorio e della montagna è imprescindibile. Saranno dunque tante le realtà presenti in entrambe le giornate: dalle associazioni del territorio con le loro proposte culinarie (eccellenze come le crescentine e i ciacci su tutte), al birrificio dell’Appennino, alla cantina del Frignano e ai banchetti artigianali. Sarà una vera e propria festa con possibilità di campeggiare, visitare la rievocazione di un campo didattico partigiano a cura dell’associazione Stella Tricolore, partecipare la domenica mattina ai giochi da tavolo a tema Resistenza proposti dagli amici del museo di Montefiorino e visitare il nostro bellissimo territorio.

Una vera festa resistente d’estate!

 

 

 

About the author

Annalisa Michelangeli

Mi chiamo Annalisa Michelangeli, nata a San Severino Marche nel 1982, ma cresciuta in un piccolo paese tra Marche e Umbria, sui Monti Sibillini. Vivo a Macerata. Amo la musica e ogni altra forma d’arte da sempre. Scrivo poesie e di recente ho pubblicato un saggio autobiografico su un mio personale percorso legato alla gestione della fibromialgia. Ho una formazione linguistica e letteraria, possiedo attestati per insegnare yoga per bambini e quello di assistente all’infanzia. Attualmente svolgo attività di docenza d’italiano per stranieri che è il mio ambito di specializzazione e mi appassiona molto. Da molti anni seguo concerti in tutta Italia, in passato con una frequenza maggiore essendo allora più libera da impegni lavorativi e famigliari: sono anche mamma di una bambina di otto anni. Nel 2007/2008 ho frequentato un corso di giornalismo musicale legato a una rivista che si occupava sia di jazz, che di rock. Ascolto soprattutto indie rock inglese e italiano, ma anche cantautori del passato, musica francese, sono curiosa di scoprire gruppi emergenti e nuove sperimentazioni nel panorama musicale.

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