Un EP di sei pezzi avvolti in un soffocante senso di disagio. Il trio romano The Dead Man In L.A. ci presenta Allineamento Caotico, un lavoro dalle molteplici dimensioni.
Dopo gli ottanta secondi di “Regressivo”, nella seguente “Retrogrado” la chitarra di Francesco Favre Ippoliti si libra in volo, penetrando in cieli scalfiti da tuoni nu metal e saette grunge. La voce pastosa si perde nel marasma delle sonorità, risultando una vera spina nel fianco nel corso dell’ascolto.
Il basso di “Spettro” sorride spavaldo ai Tool e, stoico, consolida il suo ruolo primario, nonostante un ritornello confezionato a puntino intorno ad una melodia efficace.
Il singolo “Il Giorno Di Polvere” scivola nella spirale ordita dagli Spineshank: una trappola così ben organizzata da non farci provare sollievo nemmeno nei rari momenti di relax.
“Notte Al Neon” provoca nel nostro corpo un formicolio di eccitazione, con la scoppiettante batteria di Alberto Croce a pestare su un ritmo omogeneo e carnale.
Gli oltre nove minuti di “Viver Nel Deserto” sono uno spartiacque interessante, vuoi per le influenze stoner finalmente messe a fuoco, vuoi perché si riconosce l’importanza della posta in gioco. L’ugola di Francesco si innalza a pilastro e senza inutili acrobazie vocali dà una sensazione di ritrovata centralità al brano.
Sollecitando una personalità più spiccata e con la convinzione di scrollarsi di dosso le troppe contaminazioni che intasano la loro scrittura, i The Dead Man In L.A. potranno dire la loro, passando agevolmente dalla condizione di bestie senza pedigree a quella di animali di razza.
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