La storia del giovane senese Testa Calda è di quelle che fanno quantomeno inarcare il sopracciglio. Originario di Volgograd, Russia, viene adottato da una famiglia toscana in tenerissima età. La rapida trafila nella scena cittadina, tra il laboratorio rap “Lo StRAPpo” e la conoscenza di Zatarra, la figura più prominente del panorama senese, lo porta a esordire con SottoSopra, un EP di sette tracce che è sostanzialmente il suo biglietto da visita, con tutti i fattori positivi e negativi che può portarsi dietro un progetto lanciato in età così giovane.
A favore dell’EP va sicuramente l’endorsement, per quando riguarda il mixaggio e il mastering, di 3D, producer ormai noto e apprezzato su scala nazionale e attivissimo in particolare nella scena romana, grazie alle sue proficue collaborazioni con nomi di punta quali Gemitaiz, Amir, Jesto e Canesecco. Un’iniezione di credibilità che, a priori, lascia intuire che si tratti di un esordio quantomeno curato e portato avanti con la dovuta serietà. Così è.
Le produzioni, affidate a vari nomi tra cui Platinum, NTS e Rapitfly (questi ultimi in particolare provenienti dalla scena bavarese), sono infatti estremamente dettagliate e quasi mai monotone o scontate. Tra tutte queste, è però singolare che la più interessante venga da Testa Calda stesso. “C’è Qualcosa Che Non Va” è graziata da un beat semplice ma perfettamente in linea col testo, con decisi tocchi orchestrali che lasciano abbastanza spazio alla parte vocale per prendersi la scena.
La stessa title track, dove il mentore Zatarra appare per prendersi cura dell’inciso, è ben imbastita e ha soprattutto il merito di differenziarsi dal background del progetto, in sé votato a proporre delle sonorità generalmente più aggressive.
I Rapitfly qui disseminano violoncelli, archi pizzicati e sottili melodie di piano per tutta la durata del pezzo, adagiando il beat su una pacata ed affabile melodicità che, se paragonata ai momenti ben più vigorosi di tracce come “Alla Grande” o “Ti Piacerà”, risalta immediatamente, guadagnandosi agevolmente la palma di pezzo più orecchiabile e piacevole del progetto intero.
Chiaramente, trattandosi di un progetto di un artista ancora molto giovane, ci sono delle pecche. Testa Calda, durante le sette tracce di SottoSopra, non eccelle per acume lirico, mostrando quanto il suo repertorio – come è comprensibile che sia – debba ancora formarsi e ampliarsi, sia per quanto riguarda il rhyme book, talvolta eccessivamente semplice e dichiarativo, che per il flow, che avrebbe potuto offrire una maggiora varietà ritmica. Quando invece, come nei casi di “Spegnimi”, la virata introspettiva è decisa e realmente sentita, e Testa Calda smette per un attimo di mostrare gli artigli, lo sforzo ripaga con un testo apprezzabile per emotività e sentimento, cosa che lascia suggerire come ci possano essere dei sensibili margini di miglioramento in tal senso, anche a breve termine.
SottoSopra è, tutto sommato, un EP, e in quanto tale va preso. Seppure con qualche momento di opacità e di empasse testuale, Testa Calda si è prodigato in un apprezzabile esordio, potendo soprattutto giovare di beatmaker e colleghi pronti ad offrire il loro apporto quando necessario (Zatarra su tutti). L’augurio è che, alle prese con un progetto che gli dia più spazio e più tempo su cui lavorare, i margini di possibile miglioramento intravisti a tratti in SottoSopra si possano finalmente palesare.
Patrizio Corda
Testa Calda
SottoSopra
Tipo: EP
Label: L’Untore Records
Tracce: 7
“Sottosopra” (Feat. Zatarra)
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=WEXlrrKckWk[/youtube]
“Alla Grande” (Feat. Reizon)
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=LQY-iNCIE1c[/youtube]