Tutto molto semplice ed immediato per il duo Belga che in questi giorni torna in pista con il suo terzo album. La band si chiama Soldout, niente di meglio, mentre il cd si intitola More ed esce a fine febbraio per la Fat Cat Records.
Un anno di lavorazione prima del ritorno discografico per Charlotte e David che nel 2004 hanno esordito con un mix di elettronica e musica pop, Stop Talking. A questo ha seguito nel 2008 Cuts, sperimentale, cupo, estremo, radicale.
I Soldout hanno ideato e registrato il nuovo More a Brussels nel loro studio, dove continuano dopo quasi 10 anni di attività ad approfondire le possibilità armoniche ed espressive della musica elettronica. Nel loro terzo e nuovo episodio attuano un ulteriore cambiamento di ciò che riguarda la musica e le sue atmosfere. Una spiccata attitudine pop emerge anche in More e i singoli 94 e Off Glory ne sono l’esempio più marcato.
La voce e la malinconia dei testi di Charlotte sono il fulcro della produzione Soldout. L’apertura di Right Now è un viaggio interspaziale condotto sui ritmi essenziali di una drum machine e sulle note sintetiche di tastiere quasi tribali. L’Oriente e le sue contraddizioni, tra tecnologia estrema e tradizioni medievali, è una continua fonte di ispirazione (Wazabi) e, perchè no, anche meta di sviluppo commerciale. Il dark e qualche eco degli anni ’80 è sempre dietro l’angolo (A Drop Of Water), ma si può affermare che qualsiasi richiamo al passato non è mai pesante o eccessivo. Il disco è attuale e suona contemporaneo al 100%, privo di ogni nostalgico sentimento, anche perchè suoni ed arrangiamenti sono stati curati per molto tempo.
In More sono molti i momenti riempi pista, l’elettronica dei Soldout possiede quel filo rosso che riesce ad unire semplice e diretto divertimento ad atmosfere ricercate, il ballo spensierato ad acide code strumentali. I Soldout tornano con un cd contemporaneo, che tiene un occhio sulle classifiche pop del momento ed un occhio sull’electro avanguardia.
Claudio Donatelli