I Sisters of Mercy del redivivo Andrew Eldrich, ha segnato un’epoca e marchiato un genere quale il Goth rock (o Dark rock che dir si voglia), in maniera indelebile.
Il concerto di questa sera è quindi un’occasione per rivedere all’opera delle vere icone di un sound che ha creato proseliti in tutto il mondo e che si dimostra più vivo che mai.
Luci basse quasi quanto la voce di Eldrch, e si comincia.
L’incedere lento dei pezzi si coniuga perfettamente con la quasi statica mobilità del quartetto, dove segni vitali arrivano dal testierista Doktor Avalanche.
La scaletta spazia da alcuni inediti ai cavalli di battaglia; tra i primi troviamo sicuramente degne di nota Don’t drive on ice o la introvabile, seppur datata ma mai ufficialmente pubblicata But Genevieve. Tra le Greatest Hits non poteva mancare il trittico Alice, Marian e Lucretia My Reflection, quest’ ultima presentata nella prima sessione di bis, oppure l’intramontabile Temple of Love.
Un’ora circa la durata dell’intero show ospitato dall’ Alcatraz di Milano, durata minima e che lascia un po’ di amaro in bocca ai convenuti per il rituale messo inscena dalle Sorelle della Misericordia.
Ringraziamo Barley Arts per la disponibilità e cortesia che da sempre ci riservano.
Articolo e fotografie di Gigi Fratus
26.04.2022
Sisters of Mercy
Alcatraz, Milano
BAND:
Andrew Eldrich: voce
Chris May: chitarra e cori
Ben Christo: chitarra, basso e voce
Doktor Avalanche; tastiere, percussioni
Ravey Davey: programming
SET-LIST:
Don’t drive on ice
Ribbons
There’s a door
I will call you
Alice
But genevieve
Marian Instrumental 86
Giving Ground (The Sisterhood cover
More
Show me
Six way to sunday
I was wrong
When i’m on fire
Here
-ENCORE:
Eyes of Caligula
Lucretia My Reflection
-ENCORE 2:
Temple of Love
This corrosion