Spesso dimentichiamo che la pace dovrebbe rappresentare la normalità nella nostra vita quotidiana, Joy di Simona Eugenelo ci aiuta a ricordare questo concetto e a non perderlo di vista. Il cd è un tributo a Lama Ganchen Rimpoce, nato nel 1941 nel Tibet Occidentale, che da sempre diffonde gli insegnamenti antichissimi sull’educazione alla pace interiore e con la sua Associazione L.G. United Peace Voices, organizza incessantemente iniziative per la Pace.
L’album è un inno alla vita attraverso la raccolta (fatta dalla stessa cantante Eugenelo) di mantra e ballate himalayane, canzoni di festa e di meditazione che vengono intonati nei monasteri come in famiglia, insomma un mondo apparentemente molto lontano dalla nostra tradizione eppure così immediato, grazie all’interpretazione della Eugenelo. La maggior parte delle canzoni sono state arrangiate e suonate da Massimo Tagliata, uno tra gli esponenti maggiori del jazz folk italiano.
La voce dello stesso Lama Ganchen Rimpoce è spesso presente in tutte le canzoni che ci avvicinano per un momento alle radici mistiche e poetiche del Tibet, come in Ngalso Tantric Self Healing, un pratica di autoguarigione basata sugli antichi insegnamenti del Buddha che riequilibra il corpo, la parola e la mente.
Joy è stato presentato da poco dal vivo a Bologna, in questa occasione alcuni ospiti d’eccezione, cinque monaci tibetani del Monastero di Shar Ganden nel Sud dell’India, monaci cantori e danzatori, hanno intonato una Puja (preghiera tibetana di buon auspicio) ed eseguito delle Danze Cham, danze sacre in costumi rituali.
Simona Eugenelo ci invita dunque a scoprire un altro mondo, proviamo a farlo senza paure.