Visto che fai già parte dei ‘The Jackie-O’S Farm’, come nasce il tuo progetto solista Silvereight?
Il progetto SILVEREIGHT nasce dal mio costante scrivere canzoni ed idee che accumulo registrando nell’intimita’ di casa. Ho cosi’ approfittato del fine tour dell’album SANDLAND con i THE JACKIE-O’S FARM per prendere in mano il materiale accumulato composto da una quarantina di pezzi per poi arrivare ad una scaletta di 10 tracce. La scelta è stata dettata dall’idea di includere, in questo primo lavoro, quei pezzi che meglio si adattavano al mood scelto per il disco, un tappeto di drum machine e sinth miscelato a chitarre acustiche ed elettriche.
Il nome che hai scelto ha qualche significato particolare?
E’ semplicemente un gioco di parole anglofono sul mio nome SILVER sta’ per Silvi, ed EIGHT si riferisce al numero 8 che è il numero delle lettere che compongono il nome Federico. Suonava bene, tutto qui :)
L’omonimo album appena uscito si avvale di alcune collaborazioni importanti, ce ne parli meglio?
Una bella caratteristica di Livorno (la mia citta’) è quella del buon rapporto che intercorre tra i gruppi della scena Indipendente/Alternativa. Avendo quindi molti amici in questo ambiente mi sono un po’ sbizzarito a chiamare chi pensavo potesse essere utile alla causa, ecco cosi’ che compare una tastiera nella traccia nr.4 di Claudio Laucci (LE GORILLE) una sezione di cori sull’ultimo brano composta oltre a me da Valerio Casini e Marco Capozzi (BAD LOVE EXPERIENCE), Giorgio Mannucci (MANDRAKE ed ex THE WALRUS), Luca Carotenuto (SINFONICO HONOLULU) e Chiara Pellegrini (stimata cantante Jazz) il tutto diretto da Daniele Catalucci (VIRGINIANA MILLER) che ha suonato anche il basso in altre canzoni del disco.
Da dove viene la tua passione per il mix ottenuto in quest’album? cioè da una parte chitarre elettriche e acustiche e dall’altra synth e drum machine?
Il contesto sonoro scelto per questo disco proviene dalla voglia di sperimentare e mischiare le mie canzoni, prevalentemente composte con chitarra e voce, all’elettronica apportata dall’altro membro stabile del gruppo e co-produttore Andrea Pachetti. Ci siamo infatti divertiti ed immersi insieme, in un terreno sonoro nuovo, per dare un amalgama comune a dei pezzi di vario genere ed input compositivo.
Annalisa Nicastro